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Cronaca
07.08.2024 - 11:04
La canna è l'elemento che consente di produrre il suono dell'organo ''a canne''
Mogliano Veneto (TV) – Un furto curioso e insolito tiene impegnate le forze dell'ordine da oltre un mese. I ladri, apparentemente interessati agli arredi delle chiese, hanno trafugato le canne d'organo in alcune parrocchie del territorio. Un caso che ha destato l'attenzione dei media e sollevato numerosi interrogativi.
IL PRIMO FURTO: MOGLIANO
Il primo episodio si è verificato nella chiesa di San Marco Evangelista a Mogliano, dove sono state sottratte 20 canne d'organo. Un furto che ha lasciato la comunità parrocchiale sgomenta e ha dato il via a una serie di indagini da parte dei carabinieri. Ma non è finita qui.
IL SECONDO COLPO: PREGANZIOL
Poco dopo, un secondo furto ha colpito la chiesa di San Trovaso a Preganziol. Questa volta, i ladri hanno portato via 19 canne appartenenti a un prezioso organo del 1843. Un bottino di grande valore storico e culturale, che ha ulteriormente complicato il lavoro delle forze dell'ordine.
IL RITROVAMENTO A MOGLIANO
Lunedì 5 agosto, un colpo di scena ha riacceso le speranze. Manuel Copertino, organista della chiesa di Santa Maria Assunta a Mogliano, ha rinvenuto dietro l'altare uno scatolone e un sacchetto di plastica contenenti le 20 canne d'organo rubate a Preganziol. Un ritrovamento che ha sollevato molte domande: perché i ladri hanno scelto proprio quella chiesa per abbandonare parte del bottino?
LE PAROLE DI DON PAOLO BARBISAN
Don Paolo Barbisan, incaricato diocesano per i beni culturali ecclesiastici, ha spiegato così il ritrovamento: «Ieri pomeriggio un giovane organista ha suonato a un funerale nella chiesa di Santa Maria Assunta. Prendendo una tastiera posta in abside, dietro l'altare, si è accorto che da uno degli scatoloni dove vengono riposti i libri dei canti e le prolunghe per il coro sbucava un oggetto in metallo di forma conica. Si è avvicinato con il sacrestano e hanno quindi constatato che l'oggetto era una canna d'organo, inserita a sua volta in un sacchetto di plastica dove erano presenti anche i tromboncini. Lo scatolone è stato portato in caserma con le canne e si è constatato che si trattava di quelle di San Trovaso segnalate sulla denuncia. Portate in caserma e riconosciute, i carabinieri hanno redatto la pratica di restituzione, autorizzando il parroco a riportare le canne in parrocchia».
LE IPOTESI DEGLI INQUIRENTI
Per i carabinieri di Mogliano, che seguono il caso, l'ipotesi più plausibile è che i ladri abbiano voluto liberarsi del bottino, considerandolo ormai "scottante" e difficilmente ricettabile. Ma restano ancora molte domande senza risposta: chi ha rubato le canne e, soprattutto, perché i ladri hanno scelto l'altare di Santa Maria Assunta per far ritrovare la refurtiva della chiesa di San Trovaso?
LA COMUNITÀ IN ATTESA
La comunità di Mogliano e Preganziol resta in attesa di ulteriori sviluppi. Il parroco di San Trovaso, Don Daniele Bortoletto, si è detto molto felice del ritrovamento e ha fatto riposizionare subito le canne al loro posto. Ma il mistero delle 20 canne d'organo rubate a Mogliano è ancora irrisolto.
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