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Tragedia sul Monte Baldo: escursionista precipita per 200 metri e perde la vita

Silvia Brasioli, 41 anni, muore durante un'escursione sul Monte Baldo. Lascia marito e due figli.

Monte Baldo

Una giornata che doveva essere all'insegna della natura e del relax si è trasformata in una tragedia per una famiglia veronese. Silvia Brasioli, 41 anni, residente a Verona, ha perso la vita giovedì scorso, poco prima delle 17, mentre percorreva il sentiero 658 del Monte Baldo. La donna, che si trovava in compagnia del marito e di un'amica, è precipitata per oltre 200 metri in un dirupo, sotto gli occhi attoniti dei suoi cari.

UN'ESCURSIONE FATALE
Silvia Brasioli stava camminando lungo il sentiero che collega il Rifugio Chierego al Rifugio Telegrafo, una delle tratte più frequentate e suggestive del Monte Baldo, quando è avvenuto l'incidente. La bellezza del paesaggio, che si affaccia sul Lago di Garda, non ha potuto evitare la tragedia. La donna è scivolata in un canale tra erba e sassi, fermandosi su un cespuglio di mugo dopo una caduta rovinosa.

I SOCCORSI IMMEDIATI
L'allarme è stato lanciato immediatamente dai presenti alla sala operativa del SUEM 118. L'elicottero di Verona Emergenza si è alzato in volo, dirigendosi rapidamente verso il luogo dell'incidente. Sul posto sono intervenuti anche il personale del Soccorso Alpino e il gestore del Rifugio Chierego, che ha fornito un prezioso aiuto nelle operazioni di soccorso. L'elicottero ha sorvolato la zona, individuando la donna adagiata sul cespuglio. Il tecnico di elisoccorso è stato calato con un verricello di 10 metri per raggiungere Silvia Brasioli. Vista la gravità delle sue condizioni, è stata subito richiesta la presenza dell'équipe medica. Il medico e l'infermiere, calati al suo fianco, hanno iniziato immediatamente le manovre urgenti, tentando invano di rianimare l'escursionista.

IL DOLORE DELLA FAMIGLIA
Una volta recuperata, la salma di Silvia Brasioli è stata affidata al carro funebre, che l'ha trasportata alle celle mortuarie di Caprino. Qui è stata raggiunta dal marito e dall'amica, riportati a valle con l'elicottero. Il pubblico ministero di turno, avvisato dai Carabinieri di Caprino intervenuti per gli accertamenti, ha disposto che la salma venisse restituita ai familiari. I militari dell'Arma stanno ora ricostruendo l'accaduto, raccogliendo le testimonianze dei presenti al momento della tragedia. Il marito, ancora sotto shock, ha fornito una prima ricostruzione dei fatti. Gli escursionisti si trovavano tra il Rifugio Chierego e il Rifugio Telegrafo quando Silvia è improvvisamente precipitata nel canale.

UN SENTIERO AMATO MA PERICOLOSO
Il sentiero 658 del Monte Baldo, che da Bocchetta di Naole porta in cima al Rifugio Telegrafo, è uno dei percorsi più amati dagli escursionisti. La sua bellezza paesaggistica e la vista mozzafiato sul Lago di Garda attirano ogni anno numerosi appassionati di montagna. Tuttavia, come dimostra questa tragica vicenda, la montagna può riservare insidie anche ai più esperti. La comunità veronese è rimasta profondamente scossa dalla notizia della morte di Silvia Brasioli. La donna, che lascia il marito e due figli, era conosciuta e apprezzata per il suo spirito avventuroso e la sua passione per la natura. La sua scomparsa rappresenta una perdita incolmabile per la famiglia e per tutti coloro che la conoscevano.

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