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Il glaucoma: diagnosi precoce e terapia

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glaucomaQuesta patologia dell’occhio è molto frequente nelle persone anziane ed è caratterizzata tipicamente da un aumento della pressione oculare. In queste circostanze la pressione dell’occhio tende a “sfogarsi” sulla testa del nervo ottico, struttura nervosa che collega l’occhio al cervello. Noi osserviamo, nei pazienti glaucomatosi, un’escavazione della testa del nervo ottico. In realtà le cose sono un po’ più complesse in quanto esistono glaucomi a bassa pressione in cui la sofferenza del nervo ottico continua nel tempo a dispetto di una pressione perfettamente normale. Generalmente la pressione dell’occhio tende “fisiologicamente” ad aumentare con l’età fino a poter raggiungere un valore patologico che richiede una terapia medica. E’ proprio la precocità della cura che previene i gravi danni visivi che questa malattia comporta. Nelle forme gravi si riduce il campo visivo per cui i pazienti hanno sensazione di vedere attraverso il “buco di una serratura”. Ovviamente ci sono tutte le condizioni intermedie ma generalmente se il paziente percepisce una diminuzione visiva serale ed ha la sensazione di limitazione del campo visivo, il processo è già avanzato. La diagnosi precoce può essere effettuata con la misurazione della pressione oculare ma, nei casi a bassa pressione, questo metodo non è abbastanza sensibile. Un sistema relativamente recente (da circa 10 anni), permette di studiare la forma del nervo ottico e lo spessore delle fibre nervose che escono dallo stesso per proseguire il loro percorso sulla retina (OCT). Questo esame, assolutamente non invasivo, è un esame fotografi co con una scansione laser e ci permette di monitorare l’andamento nel tempo delle fibre nervose del paziente. Avremo quindi due esami fondamentali, il campo visivo, esame funzionale, e l’OCT del nervo ottico, esame anatomico. La terapia medica inizialmente si avvale di colliri con vari principi attivi, tutti con lo scopo di ridurre la produzione di liquido interno all’occhio od di aumentare lo scarico dello stesso. Dobbiamo quindi pensare all’occhio come ad un pallone riempito di liquido e questo liquido viene prodotto e scaricato nella giusta misura. Nel caso in cui la terapia farmacologica non sia efficace si procede ad un trattamento laser che ha lo scopo di ripulire il filtro di scarico. L’ultima spiaggia, in caso di glaucomi che si aggravano con pressione alta o con pressione normalizzata, è l’intervento chirurgico. Quest’ultimo ha lo scopo essenziale di abbassare fortemente la pressione interna dell’occhio e deve essere effettuato quando il glaucoma non è troppo avanzato. Infatti questa chirurgia, basata generalmente sull’impianto di valvoline, può avere un decorso post operatorio delicato, nel senso che la pressione inizialmente può essere troppo bassa e rallentare il recupero visivo. Una complicanza invece a lungo termine è la perdita della filtrazione e la necessità di re intervenire per abbassarla nuovamente. Queste poche righe servono solo a spiegare l’importanza di una diagnosi precoce in una malattia che se trascurata porta alla cecità. In generale possiamo affermare l’importanza di un controllo medico della pressione oculare e dell’aspetto del nervo ottico dopo i 40 anni di età.   Dott. Massimo Camellin: Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357 mail: segreteria@sekal.it web: www.lasek.it
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