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Aneurisma, un pericolo che cresce in silenzio

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ictus-sintomi-torporeDr. Manfrini cosa sono le arterie? “Sono un sistema di condotti che portano il sangue dal cuore verso ogni parte del corpo il loro calibro si riduce mano a mano che si dividono e penetrano all’interno del vari organi, fino a ridursi a livello capillare”. A quali tipi di malattie possono andare incontro? “Principalmente a malattie di tipo degenerativo o infi ammatorio, che possono condurre al restringimento progressivo dell’arteria, fino alla sua chiusura completa, oppure ad una progressiva dilatazione della stessa, portando alla formazione, appunto, degli aneurismi”. Ci spieghi meglio cosa sono gli aneurismi “Si tratta di vere e proprie “saccocce”, di aspetto rotondeggiante o fusato, che vengono a formarsi per “sfiancamento” della parete arteriosa”. A quali conseguenze posso portare? “La storia naturale di ogni aneurisma va verso il progressivo aumento di calibro, fino alla rottura. la velocità di crescita non è costante, ed è influenzata da vari fattori, fra i quali il fumo. Non è detto che tutti gli aneurismi arrivino a rompersi, in quanto la possibile rottura dipende dall’età di comparsa dell’aneurisma e appunto, dalla sua velocità di crescita. E’ una malattia sicuramente grave, che molto spesso progredisce senza dare alcun sintomo e purtroppo il primo a manifestarsi è proprio la rottura. Oltre alla rottura, la sacca aneurismatica può essere sede di formazione di trombi, che possono causare embolie agli arti o in vari organi, a seconda della sede dell’aneurisma stesso. Meno frequente, ma possibile, è la compressione su strutture o organi vicini al decorso dell’arteria aneurismatica”. Quali sono le sedi di sviluppo più frequenti? “Sicuramente l’Aorta toraco addominale e le arterie iliache, dove la rottura è spesso mortale. L’arteria poplitea( che corre dietro al ginocchio), spesso punto di partenza di microemboli che possono chiudere le arterie delle gambe e portare ad amputazioni più o meno estese. Naturalmente le arterie cerebrali, fonti di emorragie, spesso mortali o altamente invalidanti. sede relativamente frequente è l’arteria della milza ed anche le arterie renali”. Come si possono diagnosticare? “Con un esame clinico ed un ecocolor doppler, da eseguirsi, in presenza di famigliarità o dei soliti fattori di rischio(fumo, ipertensione; ecc), dopo i 50 anni di età, circa. Per gli aneurismi cerebrali, naturalmente risultano indispensabili una tac o una risonanza magnetica”. Come si possono curare? “Oggi giorno, alle tradizionali techiche chirurgiche, si affiancano tecniche endovascolari, molto meno invasive, che danno buoni risultati ma che ancora non sono applicabili in tutti i casi”.   Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460
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