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Sicurezza sul lavoro in Veneto: la CISL risponde alle dichiarazioni della Lanzarin

Il sindacato Cisl Veneto esprime soddisfazione, ma ribadisce l’urgenza di un'accelerazione nelle misure per proteggere i lavoratori

Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Veneto

Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Veneto

La Giunta regionale del Veneto ha approvato ufficialmente il nuovo Piano strategico per la salute e la sicurezza sul lavoro, confermando l’intento di rafforzare la protezione dei lavoratori. La notizia è stata diffusa con un comunicato dall’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, che ha precisato un “fraintendimento” inizialmente emerso, confermando così l’avvenuta approvazione.

Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto, ha accolto la notizia con soddisfazione, pur sottolineando il ritardo rispetto ai tempi inizialmente previsti. “Ogni giorno in tema di sicurezza sul lavoro è prezioso, perché la vita e la salute dei lavoratori non possono aspettare. Confidiamo ora che si acceleri la realizzazione del Piano, a cui Cisl ha contribuito in maniera significativa”, ha dichiarato Paglini.

Tra gli aspetti più rilevanti del Piano, Cisl Veneto evidenzia l’impegno per l’assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato negli Spisal, con l’obiettivo di un incremento del 10% rispetto al personale attuale. Inoltre, il Piano prevede lo stanziamento di fondi provenienti dalle sanzioni per le ispezioni, che ammontano ad oltre 16 milioni di euro, da destinare a progetti di prevenzione sul territorio. Tra le novità richieste dai sindacati, spicca anche l’estensione dei report sugli infortuni mortali, che includeranno anche quelli con esito grave.

Il Piano, frutto di un intenso lavoro di concertazione, non si limita a misure generali, ma punta l’attenzione su problematiche specifiche, come lo stress-termico, l’esposizione agli agenti atmosferici e l’esigenza di un protocollo regionale ad hoc. Inoltre, è stata sollecitata una maggiore sorveglianza sanitaria sui PFAS e un monitoraggio più rigoroso sull'amianto e i rischi ambientali derivanti da discariche abusive.

Il contesto in cui il Piano viene approvato è quello di una stabilità dei dati sugli infortuni sul lavoro, con alcuni segnali positivi per il 2024. Sebbene il numero di infortuni denunciati sia in aumento (+1,3%), questo risulta principalmente legato all’estensione della copertura Inail agli studenti. In lieve calo, invece, l'incidenza degli infortuni rispetto al numero complessivo di occupati. Notizia positiva arriva anche dal fronte degli infortuni mortali, che sono scesi da 101 nel 2023 a 79 nel 2024, un calo significativo del 21,8% rispetto all’anno precedente.

Un altro dato preoccupante riguarda le malattie professionali, il cui numero è aumentato del 18,9% nel 2024, portandosi a 5.510 casi. Tuttavia, questo incremento potrebbe essere il segno di una maggiore consapevolezza da parte dei lavoratori riguardo ai rischi professionali, come suggerisce l’elaborazione dei dati da parte della Fondazione Corazzin di Cisl Veneto.

“Non possiamo fermarci qui”, ha concluso Paglini, sottolineando che, seppur positivi, questi risultati non devono abbassare la guardia. “Dobbiamo continuare a lavorare su formazione, prevenzione e su un uso strategico delle nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, per aumentare la sicurezza nei cantieri e potenziare l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale (DPI)”, ha ribadito il sindacalista.

Il Piano strategico regionale per la salute e la sicurezza sul lavoro rappresenta quindi un passo importante, ma la Cisl rimane ferma nel chiedere un impegno ancora maggiore da parte delle istituzioni per tutelare la sicurezza dei lavoratori veneti.

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