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Sicurezza negata

Sicurezza sul lavoro: presidio CGIL davanti al Consiglio Regionale

Con una media di 6 decessi al mese sul territorio regionale, il sindacato chiede protocolli di sicurezza più stringenti

Foto delle proteste

Foto delle proteste

Questa mattina, davanti alla sede del Consiglio Regionale del Veneto, si è svolto un presidio organizzato dalla Cgil per denunciare la crescente insicurezza nei luoghi di lavoro. I dati forniti dall’Inail per il 2023 sono allarmanti: nella sola regione si contano 69 vittime e quasi 43.000 infortuni sul lavoro, con una media di circa sei decessi al mese.

Le province più colpite risultano essere Verona, Vicenza e Venezia, mentre i settori maggiormente a rischio comprendono la manifattura, l’edilizia, i trasporti e il commercio. Il sindacato denuncia gravi carenze nell’organico dei tecnici dello Spisal (Servizio prevenzione igiene sicurezza ambienti di lavoro) e una mancanza di competenze aggiornate per affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro.

La protesta ha trovato il sostegno dei consiglieri regionali di opposizione, che poco prima, a Palazzo Ferrofini, avevano assistito alla presentazione di una proposta di legge del Partito Democratico Veneto sulla sicurezza sul lavoro. La questione, ormai drammatica, impone un intervento urgente per garantire la tutela dei lavoratori e prevenire ulteriori tragedie.

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