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Sicurezza sul lavoro
14.03.2025 - 16:06
Massimo Grella (sx) e Dario De Rossi (dx) della Cisl
La questione della sicurezza del personale sanitario torna al centro del dibattito dopo l'approvazione delle bodycam per gli operatori dell’Ulss 4 Veneto Orientale, che saranno sperimentate a breve. Se da un lato il nuovo dispositivo viene accolto positivamente dai lavoratori, dall’altro il sindacato Cisl solleva la necessità di misure più incisive per garantire la loro tutela.
Dario De Rossi, della Segreteria Cisl Venezia, sottolinea che le bodycam sono solo un sistema di difesa passivo. “Bisogna chiedere alla Regione di sostenere economicamente le aziende per potenziare la vigilanza privata, con presidi fissi anche nelle aree più a rischio”, afferma.
Ma la discussione non si ferma qui. Massimo Grella, Segretario generale della Funzione Pubblica Cisl Venezia, lancia una stoccata contro chi oggi invoca maggiori tutele per i lavoratori della sanità, ma in passato non ha firmato il Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) che le prevedeva. “Nelle bozze di accordo eravamo riusciti a ottenere strumenti concreti per proteggere chi subisce aggressioni: patrocinio legale gratuito a carico delle aziende sanitarie e supporto psicologico obbligatorio per le vittime di violenza sul lavoro. Ma chi ora si straccia le vesti ha bloccato tutto, lasciando il personale senza queste tutele, senza arretrati, aumenti e indennità”, denuncia Grella.
Il tema della sicurezza in ambito sanitario si conferma dunque una questione aperta, con i sindacati che chiedono azioni concrete e una strategia chiara da parte delle istituzioni per proteggere chi ogni giorno lavora in prima linea.
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