L'area del Miranese si trova, secondo le ultime stime Arpav, già nella fascia arancione con un considerevole aumento delle polveri sottili
Parte nel Miranese il nuovo piano per il monitoraggio d'ambiente e clima con lo scopo di ridurre l'inquinamento e migliorare la sostenibilità energetica con il Comune di Mirano come capofila ma con il coinvolgimento di tutta l’area del Miranese, verrà effettuato il primo monitoraggio del piano di azione per l'energia sostenibile e il clima nell’ottica di ridurre le emissioni di Co2 e migliorare la sostenibilità energetica e ambientale del territorio. L'area del Miranese si trova, secondo le ultime stime Arpav, già nella fascia arancione con un considerevole aumento delle polveri sottili. In pratica, le amministrazioni aderenti hanno adottato una ordinanza che prevede come primo step il blocco alla circolazione ai veicoli privati a diesel Euro 5 dalle 8.30 alle 18.30 con un contemporaneo monitoraggio del Paesc per verificare lo svilupparsi delle condizioni ambientali. L’operazione fa seguito a una ordinanza approvata già nel 2021 con la quale i Comuni si impegnavano a diminuire le emissioni di anidride carbonica di una percentuale pari per lo meno al 40% in in 10 anni. Il piano prevedeva l’attuazione di ben 23 punti, dei quali, però, fino ad ora solo tre sono stati raggiunti nella loro completezza. I tre “ok” riguardano l'estensione del bosco Parauro, l'ampliamento del parco Morvillo e la collaborazione al progetto "Ridiamo il sorriso alla Pianura Padana" di Veneto Agricoltura. Gli ulteriori punti saranno la riqualificazione energetica di edifici e impianti di illuminazione pubblici, la creazione di comunità energetiche, l'aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, l'aggiornamento del Piano delle Acque e la diffusione della cultura della riduzione del rifiuto e dello spreco alimentare. Secondo una stima futura di Legambiente, se proseguisse l’andamento negativo, nel 2030 il 69% delle città del Miranese risulterebbero fuorilegge per il Pm10. Dall’inizio dell’anno intanto, sono state messe in campo una quarantina di pattuglie che hanno passato in rassegna oltre trecento veicoli per una sanzione amministrativa pecuniaria per chi viola le limitazioni di 168 euro, ridotta a 117,60 euro se il pagamento viene effettuato entro 5 giorni dalla notifica. Massimo Tonizzo
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