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Noale. Andrea Corazza alla Mostra del Cinema tra applausi e polemiche

Da Noale al successo: il giovane regista continua a conquistare riconoscimenti. Ma arrivano anche le polemiche

Andrea Corazza alla  Mostra del Cinema tra applausi e polemiche

Quando la settima arte incontra il calcio, il sogno e la passione possono esplodere con un fragore di gioia. È quanto succede con “Il sogno disegnato”, cortometraggio del regista noalese Andrea Corazza, già vincitore con i suoi precedenti lavori di diciassette premi internazionali e oltre sessanta selezioni nei festival cinematografici di tutto il mondo. Attraverso una narrazione semplice ma potente e un cast affiatato, il film esplora il confine tra immaginazione e realtà, valorizzando il ruolo dello sport come strumento di inclusione, educazione e speranza, ed è stato presentato in anteprima alla Mostra del Cinema all’Hotel Excelsior, nello spazio della Regione Veneto.

Protagonista de “Il sogno disegnato” è un bambino, Leonardo, che disegna sé stesso tra gli spalti dello Stadio Euganeo, vivendo tra i propri schizzi l’emozione di una partita del Calcio Padova. La madre, all’inizio titubante verso il mondo delle tifoserie, scopre gradualmente la bellezza del supporto calcistico più sano e quanto sia bello condividere emozioni sportive sia in famiglia che fuori.

Il corto diventa una piccola favola che spera di avvicinare bambini e ragazzi al mondo del pallone e a quanto di bello sta attorno. Ovvia soddisfazione per il regista (con la pellicola già selezionata per importanti festival mondiali, a partire da New York), ma anche polemiche al termine della proiezione, perché il corto è stato, seppure per pochi minuti, condiviso sulla pagina Facebook della Regione Veneto.

«Il mio, anzi il nostro film (perché è di tutto il cast) è stato pubblicato online senza alcuna autorizzazione da parte nostra. E le regole dei festival internazionali sono chiare: se un’opera è stata diffusa pubblicamente prima della selezione, viene squalificata. Questo è inaccettabile. In un contesto istituzionale come quello della Mostra del Cinema, il lavoro degli autori dovrebbe essere tutelato, non compromesso. Il rispetto dei diritti non è un dettaglio burocratico: è ciò che permette a un film di esistere e di avere un futuro. Il danno è pubblico e richiede una presa di responsabilità pubblica, chiara, ufficiale. Solo così possiamo dimostrare ai festival che la colpa non è nostra e provare a salvare un percorso che oggi rischia di essere distrutto. Noi non ci fermeremo. Difenderemo fino in fondo il nostro lavoro, perché il rispetto non è una gentilezza: è la base su cui si costruisce il futuro del cinema indipendente

Andrea, intanto, pensa già ai prossimi progetti: «Non mi fermo, come sempre. Ho già delle idee per il futuro che ovviamente non posso ancora rivelare, ma che non trascureranno la città e l’ambiente in cui vivo. Ovviamente, mi spiace che, se fuori dall’Italia il nostro lavoro viene rispettato, proprio a casa nostra dobbiamo subire silenzi, minimizzazioni e mancanza di responsabilità

Massimo Tonizzo

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