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Nell'ultima seduta
20.11.2025 - 13:35
il Municipio di Martellago
Opposizione compatta in Consiglio comunale a Martellago per chiedere conto alla Giunta di una serie di debiti fuori bilancio e di procedimenti giudiziari che, negli ultimi anni, hanno visto il Comune soccombente. L’iniziativa è stata formalizzata con un’interpellanza sottoscritta dai consiglieri Alessio Boscolo, Moreno Bernardi, Luca Barbacane, Massimo Corò, Marco Stradiotto e Mattia Vegli, che hanno chiesto alla maggioranza di fare piena chiarezza.
Nel documento si sottolinea come i debiti fuori bilancio rappresentino “un’anomalia gestionale” che si verifica quando un ente locale assume obbligazioni senza aver prima impegnato la relativa spesa. Una pratica che, pur essendo talvolta dettata da urgenze operative, resta in contrasto con le norme contabili e può rappresentare un segnale di criticità nella gestione finanziaria. Da qui la richiesta, avanzata all’amministrazione, di fornire un quadro completo delle cause civili promosse e subite dal Comune nell’arco di dieci anni, specificando quante si siano concluse con una sconfitta e quali importi siano stati liquidati per spese legali e risarcimenti.
L’opposizione chiede inoltre di sapere quanti debiti fuori bilancio siano stati approvati per coprire le passività derivanti da queste controversie. “Ogni debito fuori bilancio – specificano i richiedenti - deve essere riconosciuto e approvato formalmente dal Consiglio, che è chiamato a verificarne la legittimità e la compatibilità con le finanze comunali.”
A rispondere è stata l’assessore al Bilancio, Silvia Bernardo, che ha rassicurato gli interpellanti: “Nel corso del 2025 sono stati riconosciuti quattro debiti fuori bilancio, per un importo complessivo inferiore ai 10 mila euro di spese legali. Si tratta di esborsi contenuti che, seppur fastidiosi, non incidono sulla solidità del nostro bilancio comunale, che rimane equilibrato e finanziariamente sano. Non ci sono motivi di preoccupazione.”
Bernardo ha poi aggiunto che, in diversi casi, l’amministrazione “si è trovata nella necessità di resistere in giudizio per tutelare le ragioni dell’Ente”, ma che allo stesso tempo è stato adottato un approccio improntato alla mediazione e alla conciliazione. “Quando possibile – ha spiegato – abbiamo cercato soluzioni condivise, evitando ulteriori contenziosi e costi per la collettività. Questa strategia ha già portato a risultati concreti, con la chiusura positiva di una vertenza complessa pendente da anni.”
Riccardo Musacco
Edizione
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