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Mirano, morte Andrea Marigo: disposta una consulenza tecnica cinematica sull'incidente

ANDREA MARIGO

Il Pm di Venezia ha anche “congelato” il dissequestro dei veicoli per consentire le operazioni peritali, che inizieranno il 29 giugno: l’incarico sarà conferito lunedì

Accogliendo l’accorata richiesta dei familiari del ragazzino, il Pubblico Ministero della Procura di Venezia, dott.ssa Laura Cameli, titolare del procedimento penale per omicidio stradale in capo all’automobilista che lo ha travolto, G. V., 32 anni, di Scaltenigo di Mirano, ha deciso di fare piena luce sull'incidente costato la vita all’undicenne Andrea Marigo. Riscontrando la denuncia querela presentata nei giorni scorsi dai genitori di Andrea, che risiedeva con la sua famiglia a Campocroce di Mirano, il Sostituto Procuratore, che aveva già disposto il dissequestro dei mezzi, ha bloccato il provvedimento, confermando quindi il sequestro a cui avevano già proceduto gli agenti della polizia locale dell’Unione dei Comuni del Miranese, e soprattutto ha ordinato un accertamento tecnico non ripetibile finalizzato a ricostruire la dinamica, le cause e tutte quante le responsabilità del sinistro accaduto sabato 10 giugno, all’incrocio tra via don Orione e via Viasana, nella stessa Campocroce: Andrea, che usciva da via Viasana in sella alla sua bicicletta, è stata investito dall’Audi Q2 condotta dall’indagato che procedeva su via don Orione. L’incarico per la consulenza tecnica cinematica sarà conferito lunedì 26 giugno 2023, alle ore 9.30, negli uffici della Procura lagunare all’ing. Mario Piacenti. Giancarlo Marigo, il papà di Andrea, ribadisce di non avere alcun intentopersecutorio” nei confronti dell’investitore, e di non essere interessato a risarcimenti, nulla gli restituirebbe suo figlio, così come di essere consapevole che il ragazzo, uscendo dalla laterale ha mancato la precedenza, ma chiede che venga valutata anche la condotta dell’automobilista che, a suo avviso, ha concausato la tragedia, con particolare riferimento alla velocità tenuta, in un tratto in cui il limite massimo consentito è di 40 chilometri all’ora ma da regolare e ridurre ulteriormente in un punto a rischio qual è un incrocio, e all’ampia avvistabilità del giovanissimo ciclista. “Un atto che dobbiamo alla memoria di Andrea – spiega il genitore – e anche alla sicurezza dei tanti bambini che vivono nel quartiere, perché quella strada è stretta e pericolosa, la gente corre troppo e sono necessari interventi”: sarebbe addirittura prassi, tra gli automobilisti, di ripiegare gli specchietti retrovisori delle vetture per evitare urti negli “incroci” con i veicoli provenienti dal senso opposto, senza la necessità di rallentare. Da parte sua il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, ha sollecitato la polizia locale ad attuare controlli mirati ad hoc con il telelaser su quella e le altre strade del Graticolato romano e anche annunciato la volontà di ridurre ulteriormente il limite in via don Orione a trenta chilometri all’ora.  
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