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Politica
22.07.2025 - 18:08
Matteo Baldan di FdI
La nascita della Fondazione Turismo Riviera e Miranese sta scatenando accesi dibattiti nel territorio. Al centro della polemica c'è l'imposta di soggiorno, misura che diverse amministrazioni locali intendono introdurre per finanziare l'attività turistica e promuovere la regione. Tuttavia, i dubbi non mancano. Matteo Baldan, capogruppo di Fratelli d'Italia a Mirano, ha espresso durissime critiche: "Un ente così concepito non apporterà alcun beneficio al turismo locale, ma si limiterà a imporre nuove tasse. Preoccupa l'uso di queste risorse, che potrebbero coprire buchi di bilancio piuttosto che sostenere lo sviluppo turistico. È fondamentale garantire che la gestione delle risorse sia equa tra i comuni coinvolti". E il problema è questo – prosegue Baldan – L'ente dovrebbe occuparsi di fare promozione del territorio vasto, di attivare meccanismi virtuosi che abbiano ricadute sul sistema turismo, e non essere un volano per la riscossione di nuove gabelle da girare alle amministrazioni.
La risposta del sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, non si è fatta attendere. Secondo Baggio, l'istituzione della fondazione è un'opportunità per promuovere il territorio in modo innovativo e coordinato, seguendo un modello già adottato in altre regioni del Veneto. "La logica è quella di gestire la destinazione, non di creare un carrozzone. L'introito derivante dalla tassa di soggiorno servirà per migliorare la visibilità e l'attrattività del nostro territorio", ha dichiarato il sindaco, sottolineando che non ci saranno sprechi di denaro. La questione della tassa di soggiorno resta uno dei punti più controversi. Baggio ha spiegato che si tratta di una misura ormai comune in molte destinazioni turistiche e che i fondi raccolti saranno destinati a migliorare l’esperienza dei turisti e a sostenere i servizi legati al turismo, come la manutenzione delle infrastrutture o la promozione della destinazione in chiave digitale.
"Questa operazione non intende gravare sui nostri concittadini, ma piuttosto valorizzare ciò che abbiamo da offrire ai visitatori", ha aggiunto. Il dibattito mette in evidenza il delicato equilibrio tra il desiderio di promuovere il territorio e le preoccupazioni riguardo alla gestione delle risorse. La richiesta di Baldan di includere nella fondazione una rappresentanza significativa degli operatori turistici locali trova un parziale riscontro nelle rassicurazioni di Baggio, che ha garantito una governance partecipativa tra enti pubblici e privati. Mentre si lavora alla costituzione formale della fondazione, resta da vedere se riuscirà a superare le critiche e dimostrare la propria efficacia nel rilancio del turismo locale. Certo è che il cammino verso una gestione integrata e condivisa del patrimonio turistico del territorio appare complesso, ma imprescindibile per garantire una crescita sostenibile e inclusiva.
Riccardo Musacco
Edizione
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