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Campo da calcio di Zianigo, ambientalisti contro

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Il progetto costerà 590mila euro. Secondo Italia Nostra rischia di compromettere l’area di Villa Bianchini

Italia Nostra contro il progetto che prevede la realizzazione di tribune e spogliatoi nel parco di Zianigo. Il progetto, da 590mila euro, punta a potenziare il campo da gioco esistente, ma arriva l’altolà degli ambientalisti che mettono in guardia dal rischio di compromettere l’equilibrio architettonico e paesaggistico dell’area dietro Villa Bianchini: “È una scelta urbanistica - spiega il rappresentante Adriano Marchini - che prevede un insediamento del tutto incongruo rispetto al contesto della villa, e costituirebbe un pesante sfregio, modificandone le caratteristiche originarie: è inoltre in palese e forte contraddizione con il meritorio recupero di villa Bianchini per un uso pubblico. Quell’area è stata identificata come pertinenza da tutelare, e se una modesta attrezzatura di base per il calcio è funzionale a tutti i cittadini di Zianigo, con la recinzione dell’area, tribuna e spogliatoio, circa il 50% del parco viene privatizzato a uso esclusivo di un’associazione sportiva. Non siamo contrari agli impianti sportivi, riteniamo però che il Comune debba valutarne il reale fabbisogno e in aree adeguate”. Un’altra associazione, Valore Ambiente, rincara la dose: “Si fa fatica - interviene il portavoce Giancarlo Furlan - a mettere in piedi squadre e finire un campionato giovanile, e nonostante questo il Comune mette in cantiere nuove strutture. I nostri giovani possono giocare anche in semplici spazi verdi, basterebbe ricreare le condizioni per rilanciare l’attività ludico-calcistica, quasi scomparsa nelle parrocchie e nei quartieri. Questo serve all’educazione dei ragazzi, non campi da gioco pensati solo per gli adulti, con tribune e annessi”. Per l’assessore Cristian Zara, gli ambientalisti: “Non si sono mai confrontati con le realtà locali, il Comune lo ha fatto: la realizzazione dell’impianto dove è già presente il campo da calcio è la soluzione migliore, perché significa non consumare altro suolo. È indispensabile dare questa risposta ai cittadini, certamente senza deturpare il paesaggio, in accordo e collaborazione con gli organi preposti. Se da un lato è fondamentale preservare il paesaggio, dall’altro lo è anche dare risposte importanti ai nostri ragazzi e a quanti spendono tempo per la loro educazione”. Filippo De Gaspari
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