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Santa Maria di Sala, i Carabinieri incontrano gli studenti: riflessioni sul fenomeno “Maranza”

Appuntamento promosso dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Carabinieri con l’Istituto F. e P. Cordenons

Santa Maria di Sala, i Carabinieri incontrano gli studenti: riflessioni sul fenomeno “Maranza”

Un incontro per parlare ai giovani, per ascoltarli e aiutarli a comprendere meglio le dinamiche sociali che li circondano. Nelle scorse settimane, la Sala Teatro “Sandro Pertini” di Santa Maria di Sala ha ospitato un importante appuntamento promosso dall’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Santa Maria di Sala, in collaborazione con l’Istituto F. e P. Cordenons.

Il presidente della sezione, Cosimo Piccione, ha accolto gli alunni delle classi terze della scuola media per un incontro dal titolo “Il fenomeno Maranza: tra riflessioni e preoccupazioni”, un tema di grande attualità che interroga il mondo adulto sul disagio e sui nuovi linguaggi giovanili.

A guidare il dibattito due relatrici d’eccezione: l’avvocata Sara De Zorzi, del Foro di Venezia, e la psicologa Teresa Camellini, che hanno affrontato la questione da un duplice punto di vista – legale e psicologico – per aiutare i ragazzi a distinguere i comportamenti di gruppo sani da quelli potenzialmente devianti, e per stimolare una riflessione sul rispetto reciproco e sulla responsabilità individuale.

L’incontro ha visto la partecipazione di numerose autorità: l’Ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, generale Stefano Lupi, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Mirano, luogotenente Felice Matrisciano, il sindaco Alessandro Arpi, il dirigente scolastico Andrea Bettanin e il comandante della Polizia Municipale, dottor Alberto Busolin.

«Vogliamo essere presenti anche per i nostri giovani – ha ricordato Piccione – per trasmettere loro il valore della responsabilità e dell’appartenenza. Sono elementi fondamentali per la crescita personale e sociale, ma anche per costruire insieme una società più giusta e più sicura».

Un messaggio forte, accolto con attenzione dagli studenti, che hanno partecipato con curiosità e maturità a un dialogo necessario per comprendere il presente e immaginare un futuro migliore.

R.M.

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