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Incidente a Roma, muore un bambino, indagato lo youtuber che guidava

Al ragazzo al volante contestato l'omicidio stradale. Un testimone: filmavano anche dopo lo scontro

Un grave omicidio stradale scatena la polemica a Casal Palocco, coinvolgendo un giovane ventenne alla guida di un Suv Lamborghini. Nell'incidente, un bimbo di soli cinque anni perde la vita, mentre sua madre e la sorellina di 4 anni rimangono ferite. Il terribile impatto, avvenuto frontalmente senza segni di frenata, ha coinvolto anche un'altra vettura. Le prove di una possibile sfida tra i conducenti emergono da un video di 15 secondi in cui uno dei giovani afferma: "Secondo giorno in Lamborghini, per adesso tutto bene". I soccorsi, seppur disperati, non riescono a salvare il piccolo, mentre la madre e la sorellina sono attualmente in cura, ma non in pericolo di vita.

Proteste e shock dopo l'incidente: cittadini indignati contro i responsabili

La comunità locale è in preda all'indignazione dopo l'incidente mortale. Un amico della famiglia della vittima ha raccontato che, nonostante la tragedia, i ragazzi a bordo del Suv continuavano a filmare, suscitando rabbia e discussione tra i presenti. I residenti del quartiere, giunti sul luogo dell'accaduto, esprimono il loro dolore e sconcerto, sottolineando la pericolosità e l'eccessiva velocità con cui il veicolo transitava abitualmente. Un testimone sottolinea che il proprietario dell'agenzia di noleggio dell'auto, Skylimit rent, era visibilmente arrabbiato a causa del malfunzionamento del veicolo. In un video successivo all'incidente, i passanti si scagliano contro i giovani a bordo del Suv, mentre due vetture distrutte, incluso uno Smart schiacciato dal Suv, testimoniano la gravità dell'incidente.

Immediata la reazione della politica, tra indignazione e sciacallaggio

Non poteva mancare la presa di posizione del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini che recentemente ha sostenuto la rimozione del superbollo sulle auto di lusso. Il leader della lega rilancia il nuovo codice stradale da lui introdotto commentando l'accaduto "Via la patente a vita". Con lui, altri esponenti della destra di governo si scagliano contro il fatto che, secondo un narcotest, potrebbe aver assunto dei cannabinoidi nell'ultimo mese. Ciò che rimane è solo una tragedia che ha colpito una famiglia e forse un'intera comunità. Un ventenne alla guida di un veicolo che non poteva usare ed una cultura di massa che da importanza all'apparenza più di ogni altra cosa. Enrico Caccin
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