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Scandalo corruzione in Liguria
11.07.2024 - 17:09
Giovanni Toti (Noi Moderati), ora agli arresti domiciliari per corruzione
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti resta agli arresti domiciliari. Lo ha stabilito questa mattina il tribunale del Riesame. Di conseguenza, Toti rimane in stato di detenzione presso la sua villa di Ameglia, in provincia di La Spezia, dove si trova dall'arresto dello scorso 7 maggio.
Questo si legge nelle motivazioni dei giudici - in quanto ha dimostrato di non aver compreso appieno la natura delle accuse."
Accuse di corruzione che sarebbero "sorrette da gravi indizi che Toti non ha inteso contestare". Queste non riguarderebbero "un illecito di natura veniale rapportato alle pubbliche funzioni di natura elettiva dallo stesso ricoperte, bensì rappresentano uno dei più gravi vulnus che possano essere inferti al buon andamento dell'azione amministrativa, al rispetto della volontà popolare e ai diritti dei terzi".
Non solo: i giudici aggiungono che Toti "si è comportato come un amministratore di una società privata e non come l'ideale figura di un pubblico amministratore che ha cercato di delineare nella memoria difensiva". Inoltre, "Non era Toti a definire i propri piani e a discuterli mediando tra i vari operatori del settore, bensì era Aldo Spinelli (anch’egli ai domiciliari, ndr) a discutere i 'propri' piani di impresa con il presidente della Regione, mentre quest'ultimo gli sollecitava finanziamenti per il proprio movimento politico".
Nonostante sia in regime di domiciliari da più di due mesi e con delle accuse gravissime, Giovanni Toti non si è ancora dimesso da Presidente della Regione Liguria. Se inizialmente il motivo sembrava legato all'evitare ulteriore caos mediatico prima delle elezioni europee in cui il centrodestra era dato in vantaggio, ora non è altrettanto chiaro il senso di questo silenzio.
"Le dimissioni? Decide Toti" aveva dichiarato a più riprese la premier Meloni, mentre Salvini si è lanciato nel più classico attacco alla magistratura che ha svolto le indagini: "Lo stavano intercettando da anni, a fuggire non fuggiva, a reiterare non reiterava, a inquinare non inquinava. Mi leggerò il dispositivo ma mi sembra un pessimo segnale. Io auguro buon lavoro agli ottomila sindaci italiani, ai governatori di ogni colore politico perché non devono aver paura".
"Dimissioni ed elezioni anticipate". È chiara la posizione del centrosinistra sul caso Toti in Liguria. Non potrebbe essere altrimenti vista la gravità delle accuse per cui il presidente di Regione si trova in stato di arresto. Tutto il Partito Democratico, a partire dalla sua segretaria Elly Schlein, chiede dimissioni immediate, così come il M5S, Alleanza Verdi e Sinistra e larga parte della società civile.
Per ora, da Toti, è solo pervenuta la volontà di non ricandidarsi alle prossime elezioni.
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