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Blitz del Governo

Blitz di Meloni per eleggere un "suo" giudice della Consulta Costituzinale

Il governo punta al blitz sull'elezione dei nuovi giudici costituzionali, che presto dovranno pronunciarsi sulle riforme di Palazzo Chigi.

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Un sms quasi intimidatorio. Tre quadratini rossi e poi il messaggio, tutto in maiuscolo: “Attenzione, martedì 8 ottobre, ore 12.30, indispensabile la presenza di tutti al voto per la Corte costituzionale”. Ancora altri tre quadratini rossi e poi: “Eventuali missioni vanno rimandate o annullate”.

È questo il messaggio che Fratelli d’Italia ha inviato su WhatsApp ai propri eletti ma anche ad alcuni esponenti di Forza Italia. Messaggio pervenuto anche alla stampa, svelando così il “blitz” che il partito della premier aveva in mente per l’elezione del giudice della Consulta mancante da ormai 10 mesi. Dopo sette votazioni a vuoto la premier spera che l’ottava sia quella buona.

Blitz Meloni per la Consulta, Schlein "Inaccettabile e vergognoso"

«Non accetteremo in alcun modo azioni improvvisate riguardanti l'elezione dei giudici della Corte costituzionale. È estremamente grave persino aver appreso di tale possibilità tramite i media». Così ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, dal palco dell'Assemblea del comitato referendario contro l'Autonomia regionale, commentando le indiscrezioni apparse sulla stampa in merito alla designazione, prevista per martedì prossimo, del nuovo giudice della Corte Costituzionale. Schlein ha poi aggiunto: «Questa visione proprietaria delle più alte istituzioni della Repubblica deve cessare e dobbiamo tutti essere mobilitati in difesa delle garanzie democratiche». 

La fuga di notizie e l’ira di Meloni "Mi dimetterò per questo"

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, manifesta con forza la sua rabbia in seguito alla recente fuga di conversazioni interne ai parlamentari di Fratelli d’Italia, apparse sui quotidiani. In particolare, l'oggetto del suo disappunto sono gli screenshot delle discussioni riguardanti la convocazione per l’elezione di un nuovo giudice della Corte Costituzionale. Meloni non nasconde il suo disappunto e dichiara: «L’infamia di pochi mi costringe a non avere rapporti con i gruppi parlamentari. Molto sconfortante». Inoltre, esprime una forte esasperazione, affermando: «Io alla fine mollerò per questo. Perché fare questa vita per far eleggere questa gente anche no». Non si tratta del primo episodio in cui la Presidente del Consiglio esterna il proprio malcontento alla compagine parlamentare. La fuga di notizie rimane un argomento estremamente sensibile, poiché Meloni è persuasa che la "talpa" che divulga le comunicazioni, sia un parlamentare o più appartenenti a Fratelli d’Italia.

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