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Possamai: "I bacini di Caldogno e dell'Orolo a Costabissara hanno finora salvato Vicenza"

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Il Centro operativo comunale: con il sindaco Possamai, l'assessore regionale Bottacin, l'assessore comunale Tosetto e il comandante dei vigili Parolin

I due bacini hanno raccolto un milione e 600 mila metri cubi di acqua

Il Centro operativo comunale: con il sindaco Possamai, l'assessore regionale Bottacin, l'assessore comunale Tosetto e il comandante dei vigili Parolin
I bacini di laminazione di Caldogno, aperto nella notte, e dell'Orolo, attivo da ieri, hanno raccolto complessivamente 1 milione e 600 mila metri cubi d'acqua che si sarebbero riversati in gran parte su Vicenza. Lo annuncia una nota del municipio. Malgrado questa determinante azione che sta contenendo la piena del Bacchiglione, in città l'allarme resta molto elevato soprattutto per gli allagamenti prodotti dal Retrone, dalla Dioma, dai fossati della rete secondaria e dalle condotte della rete fognaria in grande sofferenza. Non è stato ancora aperto il bacino di viale Diaz, che si tiene come ultima risorsa per evitare una possibile piena del Bacchiglione. "Per tutta la notte - ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai - il Coc ha monitorato la situazione e disposto interventi sulla base delle segnalazioni registrate dalla centrale operativa della polizia locale e dalla protezione civile. Le piogge persistenti che hanno incessantemente interessato non solo la montagna, ma anche la pianura, dove in due giorni è caduta la quota record di 150 millimetri d'acqua, hanno messo ulteriormente in difficoltà soprattutto la zona del Retrone, il cui livello ha raggiunto quota 3 metre e 83 centimetri. Raccomando ai cittadini di limitare al massimo gli spostamenti per non interferire con le operazioni di soccorso e di protezione civile. E' necessario evitare scantinati e sottopassi".  
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