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Sport e inclusione

Aspettando le Olimpiadi: il presidente provinciale Padrin fa il punto sui giochi paralimpici

Un anno al grande evento: un'occasione per costruire un futuro più inclusivo per tutti, atleti e civili

Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno

Roberto Padrin, Presidente della Provincia di Belluno

Manca un anno alle Paralimpiadi invernali del 2026, un appuntamento che rappresenta non solo un'importante vetrina sportiva, ma anche un'opportunità di crescita culturale e sociale. A sottolinearlo è stato Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, durante un evento celebrativo a Cortina d'Ampezzo.

Alla manifestazione hanno preso parte il ministro dello Sport Andrea Abodi, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e il campione paralimpico René De Silvestro, insieme a numerose scuole del territorio.

«Se i Giochi Invernali saranno una straordinaria occasione di visibilità per il nostro territorio, le Paralimpiadi devono essere il momento in cui coltiviamo e realizziamo una nuova accessibilità – ha dichiarato Padrin –. Solo così potremo raccogliere una vera inclusione».

Nel corso dell'incontro, Pancalli ha lanciato un messaggio significativo: «Voi vedete René sulla carrozzina. Lui è uno sciatore, un grande atleta. La sedia a rotelle è solo un mezzo di trasporto. Bisogna andare oltre gli stereotipi». Un concetto ribadito anche da Padrin: «Le Paralimpiadi insegnano a guardare oltre le apparenze, proprio come i Giochi nel loro complesso. C’è chi vede solo le sedie a rotelle, chi solo i cantieri e i disagi. Ma dobbiamo cogliere le grandi opportunità, soprattutto quelle che portano a costruire concretamente accessibilità e inclusione».

Le Paralimpiadi invernali 2026 saranno dunque un banco di prova per il territorio e per l'Italia intera, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per quanto riguarda la capacità di rendere il Paese più accogliente e accessibile a tutti.

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