Noventa, Patronato: punto di aggregazione per i giovani del paese, una struttura molto attiva nel capoluogo. Il prossimo futuro prevede la riapertura della struttura a fine aprile, inizi di maggio. Si cercano nuovi volontari
Noventa Padovana
Se si passa d’estate in centro a Noventa, magari nel tardo pomeriggio sera, colpisce il groviglio di bicilette antistanti una piccola palazzina ombreggiata non distante dalla chiesa parrocchiale. Sembra un posto sonnecchiante, in realtà la vita pulsa e le attività non mancano: è il patronato del paese, un punto di aggregazione e di ritrovo soprattutto per i giovani che – in particolare durante la pausa scolastica – qui si ritrovano per quattro chiacchere e un po' di svago in una zona protetta e controllata. Sostano anche le mamme e i bambini della vicina scuola Sacro Cuore che all’uscita dalle attività si recano qui con i bambini e per questo recentemente l’area esterna è stata attrezzata anche alcune giostrine adatte per i più piccoli. D’estate l’accesso è possibile dalle 15.30 alle 21. con il bar disponibile sino alle 19. “E’ un luogo sicuro, controllato in cui vigono le regole della buona educazione. Il bello del posto è il ritrovarsi in libertà senza nessun obbligo di orario o di modalità standardizzate, quasi un’antidoto alla lunga sequela di orari, imposizioni ed altro a cui i ragazzi sottostanno durante l’intero anno scolastico – sottolinea una collaboratrice della struttura – uno spazio in cui i ragazzi si possono organizzare e relazionare”. Dopo il lungo black-out della pandemia il patronato l’anno scorso ha vissuto un periodo d’oro. Complice la forte voglia di socialità compressa durante i mesi di isolamento l’ultima estate è stata un fiorire di attività: dai campi scuola, al grest (gettonatissimo) alle mini-olimpiadi che si sono svolte in due giornate a settembre con il coinvolgimento di oltre 50 ragazzi e la caccia al tesoro con castagnata finale che ha coinvolto circa 70 famiglie (obbligatoria l’iscrizione famigliare), ma anche l’utilizzo della struttura da parte di squadre che si allenano nei retrostanti spazi utilizzabili anche per il basket. Insomma una realtà che oltre a coniugare l’idea classica di patronato, ovvero di luogo ove fare una capatina con la famiglia all’uscita da dottrina o da messa, è anche un posto in cui i giovani sono accolti. Un punto che li raccoglie e da qualche risposta alla solitudine dei ragazzi che spesso sono soli con i genitori al lavoro. Il prossimo futuro prevede la riapertura della struttura a fine aprile, inizi di maggio. “Contiamo di poter riaprire in primavera con l’orario classico dei venerdì e sabato pomeriggio e la domenica intera, poi d’estate 7 giorni su 7 con i pomeriggi sino alle 19 e l’uso dei campetti sono alle 21 – dice chi è vicino alla gestione della struttura – cerchiamo volontari che ci aiutino a tenere in piedi il servizio. Abbiamo bisogno persone che tengano aperto il Patronato ma anche persone che ci aiutino nella manutenzione. Una volta, per l’apertura, contavamo nel supporto delle mamme, quando le donne non erano impegnate nel lavoro, adesso in famiglia quasi sempre si lavora in due e questo aiuto è venuto a mancare. Potrebbero darci una mano anche i nonni, sarebbe un bel supporto”. Nadia Zorzan
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