Ponte San Nicolò, l’interrogazione del gruppo di minoranza “Facciamo Ponte”: “Nuova gestione della raccolta differenziata porta a porta: si è fatta confusione”
Il gruppo di minoranza di “Facciamo Ponte” ha presentato in consiglio comunale un’interrogazione sulla nuova gestione della raccolta differenziata porta a porta. “Nonostante l'amministrazione comunale abbia fatto un incontro pubblico con la cittadinanza a fine dello scorso novembre- esordisce il consigliere Leonardo Volpin spiegando la richiesta di chiarimenti sulla tematica - la maggioranza del sindaco Martino Schiavon non ha realmente coinvolto e reso protagonisti i cittadini nelle scelte della nuova raccolta differenziata che coinvolgerà il nostro Comune". "In quella serata si è parlato marginalmente del nuovo servizio e nelle settimane successive molti cittadini hanno manifestato al nostro gruppo lamentele e la mancanza di condivisione delle scelte su questo tema. Non basta un incontro pubblico e un post sui social per coinvolgere la cittadinanza. Serve andare frazione per frazione, creando e valutando insieme alla cittadinanza le novità proposte. Crediamo fortemente che si sia persa un'opportunità, le scelte calate dall'alto provocano solo disagi e incomprensioni con i cittadini. Così non si amministra un territorio con i cittadini”. Secondo la lista “Facciamo Ponte” da rivedere ci sono, per prima cosa, una serie di dettagli tecnici. Su tutte un calendario che, in taluni casi, prevede in contemporanea la raccolta di tre tipologie di rifiuti con possibilità di confusione per gli operatori e difficoltà oggettive per quegli utenti che non dispongono di spazi per una corretta esposizione di sacchetti e bidoni. C’è poi il discorso della raccolta del secco che da maggio passerà da una cadenza settimanale a quella ogni quindici giorni. “L’incentivazione dei cittadini a produrre meno rifiuto secco - continua il consigliere- non la si può fare diminuendo la frequenza della raccolta ma con incontri di formazione. Non puoi ridurre un servizio alla cittadinanza solo nell'ottica di un risparmio di denaro perché in questa maniera gli utenti non impareranno a fare meno secco ma, più banalmente, si terranno i rifiuti una settimana in più dentro casa, con conseguenti disagi e cattivi odori”. Volpin conclude poi con un’osservazione politica. “Il nostro gruppo, che come sempre è disponibile al confronto nell’interesse comune - dice- poteva dare un suo contributo di idee per una migliore riuscita del progetto”. Alessandro Cesarato
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