Il Comune di Noventa Padovana investe 100 mila euro per evitare difficoltà alle famiglie
Mensa scolastica
Il Comune di Noventa Padovana non aumenta il costo della mensa scolastica per la scuola elementare. Nessun aumento per le famiglie di Noventa che continueranno a pagare, per tutto quest0anno scolastico 4,30 euro a pasto per la mensa della scuola primaria "Anna Frank". I maggiori costi del servizio, che tra riorganizzazione post Covid e adeguamenti Istat all'inflazione galoppante è stato innalzato dal gestore a 5,05 euro per pasto, saranno presi in carico dall'amministrazione comunale, con un investimento di circa 100 mila euro per l'anno scolastico 2023/24. Rimane inoltre la possibilità, per le famiglie con Isee fino a 11 mila euro, di richiedere la tariffa agevolata a 3,60 euro per pasto. "Si tratta di una scelta politica - spiega il sindaco Marcello Bano- per andare incontro alle famiglie in un momento in cui il costo della vita sta aumentando vertiginosamente: abbiamo individuato all'interno del bilancio comunale le risorse per evitare una nuova stangata ai genitori in questo periodo sicuramente non facile. Non è semplice neppure per noi, perché l'inflazione pesa anche sulle casse comunali. Si tratta di decidere cosa è più importante e cosa meno. Per noi la priorità assoluta sono i bambini: se dobbiamo tagliare, taglieremo altrove". "Nonostante i problemi economici che hanno investito l'Italia e l'Europa fin dalla pandemia - gli fa eco l'assessore alla scuola Sandra Giolo - abbiamo sempre mantenuto invariata la tariffa della mensa scolastica, che a Noventa non aumenta dall'anno scolastico 2019/2020. Al prezzo di non pochi sacrifici, il nostro Comune è tra quelli con il servizio più conveniente. A Padova il costo è di 4,77 per pasto, a Rubano, Limena e Saonara si superano i 5 euro. Evitare gli aumenti, per l'anno scolastico appena concluso, ci era costato 24.400 euro. Per il prossimo saranno quattro volte tanto. La situazione è complicata, ma crediamo che andare incontro alle famiglie sia la scelta giusta, e continueremo su questa strada". Insomma la tutela delle famiglie per l’ente locale è diventata una scelta quasi obbligata. Nadia Zorzan
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