Il Comune di Ponte San Nicolò organizza attività per per creare aggregazione
Il Comune di Ponte San Nicolò e le politiche giovanili: si sta facendo abbastanza? La questione è emersa in consiglio comunale ed è diventata così spunto per l’amministrazione del sindaco Martino Schiavon per fare il punto della situazione. “Il tema dei giovani, in particolare dei giovanissimi che sono una fascia d’età molto critica, è molto importante - esordisce Nicolò Pegoraro, consigliere delegato sulla materia - per questo deve essere sicuramente attenzionato e per questo motivo è stata affidata una delega specifica. Come amministrazione abbiamo e stiamo proponendo tutta una serie di attività che è importante che tutta la cittadinanza conosca”. Pegoraro parla per prima cosa dell'iniziativa denominata “The Box”. “E’ uno spazio aggregativo - spiega - con gli educatori della cooperativa a cui, con bando pubblico, abbiamo affidato delle politiche giovanili che si occupano di fare attività con i ragazzi che vanno dai 10 ai 15 anni. Attività ludiche, videoludiche, comunque giochi da tavolo, c’è anche una playstation e attività di gruppo. Il riscontro in termini di partecipazione è davvero importante con punte fino a 50 presenze, specialmente all’inizio dell’anno scolastico”. Parallelamente vanno annoverate le altre attività che si tengono in biblioteca che è il luogo più attrattivo e dove fanno base di fatto tutte le attività della cooperativa. “Nel periodo estivo si fanno poi moltissime attività nel Parco Vita - continua Pegoraro - con dei microprogetti per i quali è riservato un budget annuale che viene deciso di volta in volta con gli educatori e quindi con chi di fatto poi è sul campo. In questa maniera c’è anche l’esperienza di sapere dire che cosa serve. Ci sono attività come giochi da tavolo, giochi di gruppo e attività sportive che non si trovano sul territorio come il frisbee e la giocoleri". Cos’altro poi? Dice ancora il consigliere: “L’Escape room diffusa che è nata durante il Covid per cercare, in quel difficile periodo, di fare il più possibile per aiutare i giovani a sopportarlo. L'iniziativa ha avuto un successo così grande che è stata riproposta tutti gli anni, Un’altra attività è un evento estivo particolarmente gradito, che è di fatto un gioco di ruolo, che si svolge una volta all’anno e che vede la partecipazione di almeno una quarantina di persone e che adesso si è riusciti a farlo organizzare proprio dai giovani. Senza dimenticare la richiesta posta dalle parrocchie e dalle associazioni con le quali abbiamo creato un tavolo di lavoro, una rete per mappare le opportunità che i giovani hanno sul territorio. Dal punto di vista psicologico ci siamo attivati con uno Spazio Ascolto”. Alessandro Cesarato
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