E’ stato partecipato il seminario sul tema della disabilità che si è tenuto a fine marzo al Villaggio S. Antonio. Dal titolo Il dopo di noi da costruire – prospettive e azioni future, è stato fortemente voluto dalle famiglie degli ospiti del Villaggio; ha approfondito gli aspetti che vanno oltre la famiglia, prendendo in considerazione appunto il “cosa sarà dopo di noi”. L’incontro è stato moderato dallo psicologo Paolo Berti e ha visto tra i relatori la presidente dell’associazione famiglie dei ragazzi, Marisa Ortolani, la deputata Margherita Miotto, prima firmataria di una recente legge in materia, Stefano Rizzo, rappresentante di Uneba Veneto, il sindaco e presidente della Conferenza dei sindaci dell’ex Ulss 16 Alessandro Bisato, il direttore dei Servizi Sociali dell’Ulss 6 Daniela Carraro e il sindaco di Santorso, responsabile del progetto Le chiavi di casa, Franco Balzi. Tra i temi emersi, la solitudine di molte famiglie di disabili che si ritrovano con genitori che invecchiano e devono fare i conti, a loro volta, con problemi di salute e difficoltà economiche. L’onorevole Miotto ha spiegato come la nuova legge abbia l’obiettivo dell’autonomia dell’abitare e della condivisione delle politiche e delle competenze tra pubblico e privato. Punto fondamentale è l’individuazione e promozione di interventi personalizzati volti a costruire una vita autonoma extra-familiare fin dalla giovanissima età dei ragazzi disabili. A supporto di questo è previsto il cosiddetto budget di progetto. Il sindaco Bisato ha elogiato il lavoro di tante persone che operano nel silenzio. Ha esortato i presenti ad essere di stimolo per gli amministratori locali dei rispettivi Comuni. Il primo cittadino ha concluso la relazione augurandosi che il Villaggio Sant’Antonio sia in prima linea e di esempio nella sperimentazione di percorsi personalizzati. Infine, il sindaco di Santorso ha portato l’esperienza virtuosa del suo territorio che ha visto, dal 2009 al 2013, la nascita di appartamenti protetti e comunità alloggio, oltre che di servizi week end e a sostegno dell’autonomia abitativa a domicilio. Realtà che si sono potute attuare uscendo dalla logica del ”ognuno per conto proprio” per entrare invece in una logica di rete. Eliana Camporese
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter