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Casa Ponte: un nuovo orizzonte di autonomia e inclusione per persone con disabilità a Ponte San Nicolò

Un passo avanti verso l'autonomia per giovani adulti con disabilità, grazie alla solidarietà di una comunità accogliente e inclusiva

PONTE SAN NICOLO' inaugurazione  casa ponte irpea

Inserire persone con disabilità medio-lieve in un contesto inclusivo e protetto. È diventato realtà Casa Ponte, il progetto promosso dalla Fondazione Irpea di Padova, che ha inaugurato ufficialmente un appartamento ristrutturato grazie a un finanziamento di 100mila euro della Fondazione Cariparo – nell’ambito del bando Autonomia Più – e al contributo di undici associazioni e della comunità locale. L’appartamento, di circa 200 metri quadrati, si trova al primo piano del centro parrocchiale di San Leopoldo Mandić, in via Moro. La parrocchia ha concesso lo spazio in usufrutto per dieci anni. Oggi è un “nido protetto”, pronto ad accogliere fino a sei persone con disabilità seguite dalla Fondazione Irpea, in un percorso che le porterà a uscire dal nucleo familiare di origine verso una vita autonoma, consapevole e autodeterminata. Il gruppo appartamento è già stato avviato con tre adulti, accompagnati nel loro cammino di crescita all’interno di un contesto residenziale indipendente. L’obiettivo è rafforzare competenze, relazioni e senso di responsabilità, nel pieno rispetto del progetto di vita individuale e del ruolo sociale di ciascuno.

Mettere su casa è un’aspirazione che chiunque coltiva” spiega Margherita Miotto, presidente della Fondazione Irpea, “e che fino a qualche anno fa sembrava irrealizzabile per le persone con disabilità. Oggi, invece, sono proprio le famiglie a spingere affinché i figli possano vivere esperienze come questa”. “La disabilità esprime domande e bisogni” aggiunge Stefano Stortolani, direttore dei servizi residenziali per persone con disabilità, “che investono numerosi ambiti della vita della persona e del contesto in cui essa è inserita, e richiede di conseguenza una pluralità di risposte. Il gruppo appartamento è una formula di coabitazione appropriata alle aspirazioni di indipendenza di queste persone”. Accogliendo gli stimoli dell’associazione Ponte sul Domani, un vero e proprio cantiere locale sulle problematiche della disabilità, la parrocchia ha condiviso le finalità del progetto e ceduto in usufrutto a Irpea l’appartamento dell’ex canonica. Casa Ponte diventa così il simbolo di una comunità accogliente che si propone e si mette a disposizione per includere nel suo territorio giovani adulti con disabilità. È previsto che alcuni beneficiari dell’intervento siano cittadini sannicolesi. La stretta collaborazione con il Comune e con le undici realtà associative coinvolte favorisce la partecipazione degli ospiti ad attività educative e ricreative organizzate sul territorio, promuovendo l'integrazione sociale e una migliore qualità della vita. Il progetto di inserimento ha la durata di tre anni e prevede la costruzione di un percorso individuale, modellato sulle esigenze e sulle aspirazioni di ciascun ospite, con la persona al centro del proprio progetto di vita, insieme alla famiglia.

Alessandro Cesarato

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