L’arte non se ne sta più al chiuso, accessibile a pochi, ma esce fuori, nei luoghi dove la gente abita, lavora, si diverte. Da Roma a New York, da Berlino a Padova e anche alle nostre cittadine ancora a misura d’uomo, il vero museo oggi è la strada. Dai vagoni dei treni, spesso imbrattati più che dipinti, arriva alle fabbriche, alle pietre, a una cabina dell’energia elettrica come a Limena, a un ipermercato come a Padova, a un parco giochi come a Cadoneghe. Sono piccoli racconti d’arte che puoi vedere dal finestrino dell’autobus, mentre ti muovi in bici o fai jogging. L’arte torna alla sua origine, la strada, luogo democratico per eccellenza, dove tutti possono osservarla. Una bellezza a colpi di spray. Kenny Random, Tony Gallo, Alessio B., Carolina, MP5 alcuni degli street artist che hanno realizzato le loro opere nel padovano. A Cadoneghe lo street artist milanese Carmine Bellucci ha realizzato un murales nel parco di via Bordin di fianco alle ex officine Breda. L’ultimo arrivato, qualche settimana fa, è Alex. Ha dipinto una cabina dell’Enel a Limena. Una giovane donna e un bambino guardano qualcosa di non definito. Abbiamo voluto capirne qualcosa di più direttamente da lui. “Inaspettata ti appare incorniciata di cemento. C’è chi pensa sia una madre con figlio, chi un fratello e una sorella, chi una babysitter o magari non c’è alcuna relazione tra loro – ci spiega Alex (www.axegallery.it)–.Non c’è indicazione da parte mia. Il mio intento è creare emozioni mentre si osserva l’opera nel suo contesto. Se l’opera stimola qualche emozione, pensiero o domanda, se qualcuno si interroga su di essa allora per me è la chiusura del cerchio. Il mio intento non è quello di rappresentare una scena di un racconto, ma di offrire uno stimolo alla fantasia affinché ognuno crei la propria storia”. (n.m.)
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