Scopri tutti gli eventi
Attualità
28.02.2025 - 02:02
Il sindaco Marco Schiesaro mostra alcune bollette dei rifiuti inviate dai cittadini nt
Nell’aprire la busta della fattura del servizio di asporto rifiuti di Etra, a più di qualcuno è venuto quasi un colpo. La maggior parte degli utenti di Cadoneghe si è trovata, rispetto all’anno scorso, delle bollette rincarate di un bel po'. Minimo 40 euro, ma c’è anche chi in due pagherà 300 euro: diversi cittadini hanno sforato il numero di svuotamenti del secco previsti per il proprio nucleo familiare, con aggravi non da poco. Ad ogni svuotamento in più si pagano circa 10 euro.
A fronte dell’aumento, sono diminuite però le rate in cui poter dilazionare il pagamento, che da tre sono passate a due, mettendo in difficoltà le famiglie a basso reddito. Il problema è esploso dopo il 20 di febbraio a Cadoneghe, ma solo perché le bollette sono arrivate nei vari Comuni in ordine alfabetico: la stessa tipologia di aumenti è stata applicata anche a Borgoricco, Campodoro, Campo San Martino. Cervarese, Cittadella, Galliera, Galzignano, Grantorto, Limena, Massanzago, Piazzola, Rovolon, San Giorgio delle Pertiche, San Martino di Lupari, San Pietro in Gu, Selvazzano, Teolo, Tombolo, Torreglia e Villanova di Camposampiero.
“Ho ricevuto oltre duecento messaggi, anche da fuori Cadoneghe – dichiara il sindaco Marco Schiesaro –, di cittadini che mi mostravano le bollette appena arrivate insieme a copia di quella del 2024. Gli aumenti sono stati una sorpresa per tutti: alcune persone e le minoranze sostengono che non potevo non sapere, come sindaco, di queste maggiorazioni, ma effettivamente è così”.
Schiesaro ha contattato il bacino Brenta per i rifiuti, che stabilisce le tariffe, che insieme ad Etra ha spiegato con una lettera ufficiale a tutti i sindaci il motivo degli aumenti.
“L’assemblea dei sindaci – scrivono il presidente di Etra, Flavio Frasson e, la presidente del bacino, Antonella Argenti – il 27 giugno 2024 ha deliberato un aumento del 9,6% per ristorare parzialmente i maggiori costi sostenuti e certificati da Etra nel 2022 per far fronte alle spese di energia, materiali, inflazione. Per la maggior parte dei Comuni la fatturazione del 2024 era stata emessa prima dell’approvazione dell’aumento, che pertanto viene riportato come conguaglio nella fatturazione del 2025, che riporta anche l’aumento per l’anno in corso: questo ha prodotto un aumento complessivo rispetto al 2023 del 19,2%”.
Anche le due rate, al posto delle tre, erano state decise dall’assemblea dei sindaci il 29 aprile 2024: comunque in caso di disagio economico o se l’aumento è molto elevato rispetto all’anno precedente, è possibile chiedere a Etra una ulteriore dilazione dei pagamenti.
Cristina Salvato
Cristina Salvato
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516