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Politica
22.10.2025 - 19:09
Il sindaco Zordan e il consigliere Paoletta il giorno dell'affidamento della delega alla Sanità
L'ultima seduta del Consiglio comunale di Vigodarzere è stata segnata da un colpo di scena inatteso. Il consigliere di maggioranza, Mario Paoletta, ha rotto il silenzio riguardo alla revoca della sua delega alla Sanità e, in un gesto di aperta critica, si è astenuto dal voto sulla variazione di bilancio, manifestando forti perplessità in merito ai costi crescenti previsti per il nuovo asilo nido. La rottura si è consumata a seguito della decisione presa dal sindaco Adolfo Zordan, due mesi fa, di ritirare a Paoletta l'incarico di delegato alla Sanità che gli era stato conferito solo nel novembre 2024.
Paoletta ha espresso il suo stupore, definendo la situazione «curiosa e anomala», poiché la delega è stata prima assegnata e poi revocata in meno di un anno, senza che vi fossero stati scandali o motivazioni ufficiali convincenti. La vicenda è ancor più singolare, ha sottolineato il consigliere, considerando che la decisione è stata presa da un sindaco nei confronti di un consigliere dello stesso partito. Paoletta ha voluto evidenziare come questa scelta possa finire per danneggiare l'intera collettività, ritenendo «più grave» il fatto che si sia tolta una delega a una persona con competenze tecniche nel settore sanitario che le stava mettendo a disposizione della comunità. Mario Paoletta, infatti, è un fisioterapista e proviene da una famiglia con una profonda esperienza nel campo, con un padre medico e segretario di una società scientifica.
Nonostante il recente allontanamento dalle scelte politiche del gruppo, Paoletta ha voluto chiarire di non avere alcuna intenzione di abbandonare la maggioranza, mantenendo fede al mandato ricevuto dagli elettori. Tuttavia, la sua palese posizione critica si è concretizzata nell'astensione durante la votazione sulla variazione di bilancio. Il consigliere ha spiegato di non aver potuto partecipare all'ultima commissione bilancio per motivi di salute e di non aver trovato per questo la necessaria chiarezza su alcune voci di spesa che, a suo avviso, risultano poco trasparenti e discutibili. In particolare, ha espresso grande preoccupazione per gli stanziamenti destinati al nuovo asilo nido, citando i 230 mila euro richiesti per la recinzione e gli 80 mila euro per gli arredi, e ha concluso la sua riflessione lamentando che «Non è stato precisato quanto verrà a costare l'opera al netto del contributo del PNRR».
Cristina Salvato
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