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L’associazione “Ottavo Miglio” dona i proventi del “Porto Vecchio Festival”

Circa 3.500 euro del Porto Vecchio Festival: Ottavo Miglio finanzia aiuti umanitari, progetti sanitari, educativi e culturali — dalle motoambulanze in Africa al nuovo murales di Limena, passando per il sostegno alla Palestina e la ricerca sulla leucemia, grazie ai volontari.

Foto di gruppo dell'associazione “Ottavo Miglio”

Foto di gruppo dell'associazione “Ottavo Miglio”

L’associazione "Ottavo Miglio" ha scelto di destinare i proventi, pari a circa 3.500 euro, raccolti dal "Porto Vecchio Festival" a varie realtà e associazioni.

"Come di consuetudine — spiega il presidente dell’associazione "Ottavo Miglio", Gioele Rigoni — anche dopo questa edizione del "Porto Vecchio Festival", abbiamo scelto a quali realtà destinare i nostri ricavati. Per l’acquisto di aiuti umanitari a favore del popolo palestinese. Al Centro di ascolto di Limena che si occupa di accogliere, ascoltare ed aiutare sia emotivamente che economicamente le persone in difficoltà. Alla Protezione Civile di Limena, per l’acquisto di materiale e attrezzature utili in caso di inondazioni o alluvioniAl finanziamento di un progetto rivolto alle scuoleAll’ospedale del distretto di Kaloleni, in Tanzania, per l’acquisto di materiale utile per migliorare la sicurezza delle madri e dei loro nascituri durante il parto, con la partecipazione di una nostra amica e compaesana. Per la realizzazione di un nuovo murales nel nostro paese, continuando un progetto di abbellimento, ormai segno distintivo di LimenaAll’associazione "Alphabeta" che si occupa di creare percorsi diagnostici, terapeutici ed educativi rivolti a bambini, adolescenti o adulti in difficoltà. Per l’acquisto di motoambulanze in Africa, utili ad effettuare i trasporti più insidiosi. All’ospedale San Raffaele di Milano, per la ricerca nella cura della leucemia".

"Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza le decine e decine di volontari che hanno lavorato con impegno e dedizione per rendere possibile il "Porto Vecchio Festival". — sottolinea il presidente Rigoni — Hanno dedicato ore e ore del loro tempo, rinunciando a tanto, sacrificando ore di sonno e spendendo tantissime energie. Insieme siamo riusciti a dare un aiuto concreto a queste realtà, e di questo non posso che ringraziarli di cuore. Un ringraziamento speciale anche a tutte le persone che hanno partecipato al Festival con l’invito a rivederli anche alla prossima edizione".

Fanny Xhajanka

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