Un primo incontro congiunto si è svolto tra l’Unione Pratiarcati a cui partecipano Albignasego, Maserà e Casalserugo, e i funzionari della città di Labin (Albona)
Un progetto europeo e una collaborazione internazionale: si chiama Cicero e porterà uno scambio di competenze fra le Protezioni civili dei Comuni dell’Unione Pratiarcati e la città di Albona, in Croazia. Un primo incontro congiunto si è svolto tra l’Unione Pratiarcati a cui partecipano Albignasego Maserà e Casalserugo, e i funzionari della città di Labin (Albona). Il progetto Cicero prevede investimenti nella protezione civile, ponendo l’accento sulla prevenzione degli incendi boschivi e sull’uso delle funi per gli interventi in quota. Gli investimenti sono possibili attraverso il Programma Interreg Italia-Croazia che incoraggia la collaborazione tra i due Stati. “Cicero è un piccolo progetto con due partner e un budget di circa 232 mila euro – spiega Diana Gracin Petrovic, segretario congiunto del programma interreg Italia-Croazia - il capofila è l'Unione dei Comuni Pratiarcati e il partner è la Città di Albona. L’obiettivo generale è indagare, identificare e contribuire a soluzioni per la gestione del rischio legato alle catastrofi naturali attraverso la cooperazione transfrontaliera». La seconda parte del progetto prevede una serie di esercitazioni congiunte tra le protezioni civili dell’Unione e quella di Labin, che simuleranno uno scenario di intervento in seguito a una tromba d’aria. “Questa per Albignasego è la prima esperienza di partecipazione a un progetto di cooperazione territoriale europea.Un passo importante per noi amministratori e per il personale del Comune e dell’Unione che si sta misurando con nuove procedure amministrative, ma soprattutto con tematiche di grande importanza a livello comunitario – osserva Filippo Giacinti, sindaco di Albignasego -. Il progetto Cicero permetterà di siglare una lettera di intenti con la città di Albona sulla gestione dei rischi che derivano dalle calamità naturali: un tema centrale per l’Europa e un argomento di grande attualità e interesse per i cittadini, la cui sicurezza di fronte ai rischi derivanti dal cambiamento climatico dev’essere al centro d’agenda sia per quello che riguarda le politiche ambientali a carattere preventivo che quelle, appunto, relative alla risposta in caso di calamità”. Cristina Chinello
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