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26.02.2025 - 20:12
Foto di repertorio
Ha suscitato un certo interesse e un dibattito anche sui social l’abbattimento di un filare di “pini” lungo via Pertini, accanto al supermercato Alì di Maserà. Le piante erano lì da una trentina d’anni, ma il loro stato di salute era ormai talmente compromesso che l’amministrazione ha scelto di rimuoverle, sostituendole con una siepe.
Il filare di alberi, in realtà, non era composto da pini bensì da cipressi di Leyland, utilizzati spesso come siepe di confine. Furono messi a dimora nel 1994 e stando a quanto riferiscono i residenti della loro manutenzione negli anni se ne è occupato qualche condomino, provvedendo ad un minimo di pulizia, ma solo nella parte bassa. Questa tipologia di piante ha comunque una vita limitata, che dura una ventina d’anni, al massimo trenta. E in effetti i segni dell’età li mostravano tutti: in alcuni punti della siepe si erano creati dei “buchi” causati dalla rimozione di piante ormai morte, mentre altre apparivano ormai secche e a fine vita. In seguito ad un sopralluogo per valutare lo stato degli alberi, è emerso che ormai stessero tutti sul punto di morire: da qui la decisione dell’amministrazione di abbatterli, prima che potessero costituire un pericolo per pedoni e veicoli. La siepe tagliata a metà febbraio è stata contestualmente rimpiazzata con la messa a dimora di piante di photinia.
“La decisione è stata assunta per rendere decorosa un’area centrale del nostro paese – dichiara il sindaco di Maserà, Gabriele Volponi –, un’operazione di abbellimento del verde lungo una strada interna che sbocca sulla provinciale che attraversa il centro. Per lo stato in cui versavano le piante era impossibile sistemarle con la sola potatura ed era invece necessario eliminarle tutte, anche perché si stavano avviando tutte al termine del loro ciclo vitale. Abbiamo scelto di sostituirle con una specie arborea differente, in quanto quel tipo di cipressi, molto in voga anni fa, è poco adatto a creare delle siepi lungo strade di passaggio. Alla fine, dopo i primi commenti dei cittadini che si domandavano il motivo dell’abbattimento dei cipressi, che erano abituati a vedere da anni, hanno tutti compreso la necessità dell’intervento e si sono complimentati per l’ottimo lavoro eseguito dalla ditta e per l’immediata piantumazione della siepe di photinia - conclude Volponi -. Quest’ultima è una pianta che in pochi anni raggiunge la sua altezza massima, che non supera i quattro metri e che pertanto è di più semplice manutenzione rispetto ai cipressi” .
Cristina Salvato
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