Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Padova, al via Photo Open Up, il Festival Internazionale di Fotografia

SUN 011

SUN 011

Al via la quarta edizione di Photo Open Up, Festival Internazionale di Fotografia, quest’anno dedicato al tema “Lo stupore ritrovato”

Rompere uno schema, una consuetudine. Ritrovare un sentimento di sorpresa nel rapporto con le cose, i luoghi e le persone. Fermarsi e riappropriarsi delle immagini delle piccole cose quotidiane. Ritornare, dopo gli avvenimenti degli ultimi anni e di un periodo di grande incertezza, a lasciarci stupire dal mondo. All'esigenza di recuperare il perduto orizzonte dello stupore si richiama l'edizione 2022 del Festival internazionale di fotografia Photo Open Up, ideata e organizzata da Arcadia Arte e dal Comune di Padova Assessorato alla Cultura con la direzione artistica di Carlo Sala. Un’edizione che coinvolgerà sei prestigiosi spazi espositivi dislocati in diversi luoghi della città. Una quarta edizione che ha l’obiettivo di interrogarsi sul sentimento di scoperta e di meraviglia, forse dimenticato, ma soprattutto vincere quel senso di incertezza che attanaglia le persone. Il festival affronta dal 24 settembre questi aspetti, attraverso lo sguardo di più di cento autori che, in vari momenti della storia della fotografia hanno reso lo stupore per tentare di ‘scrivere con la luce’ nuovi futuri. “Sentiamo il bisogno di provare nuovamente un sentimento di ammirazione e sorpresa nel rapportarci con i luoghi le cose e le persone, in modo da lasciarci ancora stupire, – ragiona il direttore artistico Carlo SalaFin dall’antichità i filosofi hanno dibattuto sul sentimento della meraviglia come fattore scatenante della curiosità e della stessa conoscenza. E’ la stessa voglia di indagare che è alla base dell’agire di ogni fotografo quando posa il suo sguardo e coglie, interpreta o manipola il reale nelle sue varie manifestazioni.” “Questa quarta edizione del Festival Photo Open Up conferma e sottolinea l’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti della fotografia che, nella nostra città, ha sempre trovato un fertile luogo di confronto, elaborazione ed esposizione – sottolinea Andrea Colasio Assessore alla cultura e al Turismo  - Anche quest’anno, il tema scelto come fil rouge delle 23 mostre che danno corpo al Festival, “lo stupore ritrovato” è estremamente stimolante e di grande attualità. Gli autori esprimono in maniera diversa ma sempre originale la voglia e la capacità di stupirsi di fronte alle immagini, siano esse realiste o frutto di un lavoro di creazione e sperimentazione come i “Lucigrammi” e i “Pirogrammi” del grande Nino Migliori uno dei maestri indiscussi della fotografia contemporanea.

Gli autori

Uno dei maestri indiscussi della fotografia contemporanea, Nino Migliori, porterà a Padova la mostra Sperimentazioni, opere inedite e immagini che rappresentano l’incredibile versatilità dell’artista emiliano. È lo spirito sperimentale che muove lo sguardo del fotografo svizzero Matthieu Croizier, vincitore dell’open call 2022. Sul concetto di corpo che si basa la sua ricerca per esplorare l’ idea di mostruosità superando un binarismo interpretativo Un dialogo tra importanti fotografi internazionali contemporanei e autori emergenti è, invece, l’obiettivo della mostra Come d’incanto. Un mosaico di storie personali e sguardi sulla realtà intorno al sentimento dello stupore. Riscoprire la realtà, rielaborarla e farla rinascere sotto forme nuove e inattese. È quello che mette in mostra Noé Sendas, uno dei fotografi di ricerca belgi più interessanti di oggi, nella sua mostra Straniamento. Lo sa bene anche Alessandro Sambini che ripensa alla collaborazione uomo-macchina in modo non gerarchico, suggerendo che anche noi possiamo imparare dalle intelligenze artificiali. Il paesaggio collinare siciliano di Andrea Camiolo diventa l’archetipo del paesaggio ideale, riproposto attraverso alcune sue possibili rappresentazioni. Ma lo stupore può scaturire anche dai luoghi veri e propri, sia vicini che lontani. Anche in questa edizione, il festival continua a prestare attenzione sia alla città che alle realtà più lontane. Dalle vecchie botteghe di Padova raccontate nelle immagini di Adriano Cassin, alle regioni del Mozambico colpite da fenomeni climatici estremi. Stupirsi e raccontare un Paese, il Brasile, attraverso la quotidianità delle persone che lo abitano. È il lavoro Gente boa di Ivan Compasso, un reportage fatto di scorci, strade, dettagli urbanistici, vita quotidiana e delle piccole azioni comuni delle persone che lo abitano. O ancora il paesaggio emotivo della valle del Kashmir raccontato attraverso gli occhi dei bambini nel progetto di Camillo Pasquarelli, come indagine del ruolo del fotogiornalismo nella costruzione dell’immaginario collettivo. Ma il programma di Photo Open Up non si esaurisce solo nelle prestigiose esposizioni. Fino al 1° novembre, infatti, sono diverse le proposte tra mostre, incontri con gli autori, presentazioni di libri, workshop e attività correlate. Un viaggio immersivo nelle visioni e nelle sensazioni di oltre cento artisti presenti in mostra. Le fotografie tracciano il percorso di un viaggio ricco di immaginazione, sorprese ed emozioni che ha come destinazione ultima lo stupore e la meraviglia. Un’emozione che ci pervade nel momento in cui accadono cose che non credevamo possibili. Il desiderio di indagare che è alla base dell’agire di ogni fotografo quando posa il suo sguardo e coglie, interpreta o manipola il reale nelle sue varie manifestazioni. Sara Busato
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione