Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Padova, le mamme arcobaleno scendono in piazza contro la Procura

Sit In-5

Domani, venerdì 23 giugno, alle 10,flash mob in forma silenziosa di fronte al Palazzo di Giustizia.

Sta reagendo la città dopo che la procura ha impugnato le 33 registrazioni firmare dal Sindaco Sergio Giordani, all'anagrafe di bambini e bambine di coppie omogenitoriali

Domani, venerdì 23 giugno, le famiglie arcobaleno scendono in piazza alle 10,flash mob in forma silenziosa di fronte al Palazzo di Giustizia.

Famiglie arcobaleno

" Famiglie Arcobaleno da 18 anni è in prima linea nella lotta per i diritti dei figli e delle figlie di genitori LGBTQIA+, e oggi lo è anche nel supportare le famiglie di Padova colpite da questo duro attacco che vede per la prima volta in Italia impugnati in modo retroattivo 33 certificati formati dal 2017 in poi. -  si legge dal comunicato  - Un fatto gravissimo. È la prima volta che tutti i certificati di una città vengono impugnati a distanza di tanti anni dalla loro formazione e che questo accada a seguito delle pressioni sui sindaci di un ministero e di un governo, è un fatto che dovrebbe far riflettere chiunque sulla tenuta della nostra democrazia.
Questo stato si mostra pronto e solerte a chiedere di cancellare un genitore, anche a distanza di anni, dagli atti di nascita di 33 minori con due madri, ma la stessa prontezza e solerzia non la mostra nel cercare di colmare il vuoto normativo e di tutela - definito “indifferibile” dalla Corte Costituzionale già nel 2021 – che rende di fatto i nostri figli e le nostre figlie orfan* di stato.
Le nostre famiglie a Padova sono state travolte da un vero e proprio tsunami: bambine e bambini rischiano di vedere cancellate le proprie madri, i propri fratelli e sorelle, che non verranno più considerati tali diventando estranei davanti allo Stato italiano.
Il Governo Meloni sta mostrando il suo lato più feroce contro i nostri figli e figlie e davanti a questa ferocia e questa furia ideologica SENZA PRECEDENTI per il numero di minori coinvolt* e per le modalità e le ragioni politiche con cui vengono colpit*, Famiglie Arcobaleno ha deciso di supportare queste famiglie, di stare al loro fianco, di sostenerle e garantirle.
Lo farà con il supporto legale e la specifica esperienza professionale degli avvocati e delle avvocate del Gruppo Legale dell’Associazione e sostenendo le spese vive necessarie per la costituzione in giudizio, perché noi tutt* riteniamo sacrosanto difendere anche davanti ai Tribunali la legittimità di questi atti di nascita opposti che altro non fanno che riconoscere e rappresentare l’identità familiare di questi bambini e bambine.
Non ci fermeremo, non ci fermerete!"

La politica

Nel frattempo anche la politica esprime solidarietà nei confronti di questa famiglie. Sabato 24 giugno alle ore 11:00 manifestazione davanti a Palazzo Moroni. Con loro anche il mondo della politica e dell'associazionismo, che invece manifesterà sabato mattina. A partire da Coalizione Civica, Pd, Arcigay, Sinistra italiana, Possibile Padova - Comitato Elena Cornaro, Lottodognimese, Associazione per la pace, Il Veneto che vogliamo, Sinistra Verdi, Partito Socialista, Udu, Rete degli studenti medi, Circolo Auser Blowup Padova, Padova Insieme, Anpi e Up Su la testa.
"Sabato parteciperemo ad un presidio per esprimere solidarietà alle famiglie omogenitoriali cui siamo certi parteciperanno tutte le persone che sono contro ogni discriminazione e a favore della tutela dei bambini e delle bambine - dice Laura Zaratin, presidente di Coalizione Civica - .Tutte le realtà che stanno aderendo dimostrano che Padova è una città aperta dove ogni persona può sentirsi libera, e sabato lo diremo a gran voce".
"Saremo davanti al Comune per manifestare la nostra solidarietà alle famiglie coinvolte da questa triste vicenda - aggiunge Franco Corti, segretario cittadino del Pd - .Siamo convinti che i più piccoli vadano tutelati dagli effetti di questo vuoto normativo in tutte le sedi. La politica deve assumersi la responsabilità di legiferare senza abbandonare quei sindaci che, responsabilmente, scelgono di tutelare i diritti di queste famiglie".
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione