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25.11.2023 - 16:20
Oggi tantissimi studenti sono scesi in piazza, dalle scuole alle università, in una giornata simbolo della lotta contro la violenza sulle donne
" Ma la giornata di oggi non basta, non ci bastano i simboli e le commemorazioni, le strade e le piazze. - dichiara Teresa Cozzi, Senatrice Accademica con UDU - Vogliamo tutto, vogliamo un lavoro che parta anche da dentro le scuole e le università sull'educazione al consenso, all'affettività e alla sessualità.
Abbiamo bisogno di educarci con professionisti, educatori, psicologi, sociologi che sappiano andare in profondità e siano esperti di tematiche di genere, in modo da estirpare il problema alla radice. Dobbiamo ricostruire una società ripartendo dalle scuole e dagli atenei, senza subappaltare l'educazione e la decostruzione alla sensibilità del singolo. Abbiamo un problema collettivo e come tale va affrontato."
"Come studenti stiamo riflettendo molto sulle parole e le proposte del ministro Valditara, e sono vergognose oltre che insufficienti. - dichiara Viola Carollo della Rete Studenti Medi di Padova - Il Ministro parla di un progetto rivoluzionario, poi si scopre che si tratta di gruppi extrascolastici, a partecipazione volontaria, che di conseguenza escludono dalla partecipazione proprio gli studenti che ne avrebbero più bisogno. Scopriamo che a fargli da consulente è un luminare che nei suoi libri parla di "donne cattive come il diavolo". Stiamo facendo i conti con una violenza sistemica e culturale, subendola sui nostri corpi mentre il ministero pensa che la soluzione possa essere quella di informare gli studenti sulle conseguenze legali? Questa non è prevenzione, è l'ennesimo imbarazzante tentativo di spostare l'attenzione dal reale piano culturale su cui questa violenza poggia: il patriarcato"
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