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Padova, giorno del ricordo. Il discorso del Sindaco Giordani

giorno ricordo 2024

La cerimonia commemorativa e le iniziative in occasione del Giorno del Ricordo

Il Comune di Padova e l'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia hanno organizzato la cerimonia commemorativa e alcune iniziative in occasione del Giorno del Ricordo, della tragedia delle foibe e dell'esodo degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia.

Discorso integrale del sindaco Sergio Giordani

"Saluto tutte le autorità civili religiose e militari presenti a questa cerimonia Indirizzo un saluto particolare, a Giovanni Battista Zannoni, presidente del Comitato provinciale di Padova dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e idealmente abbraccio tutti gli esuli e i loro familiari presenti questa mattina. Quest’anno sono passati 20 anni dal 30 marzo 2004 quando, finalmente, è stata promulgata la legge n.92 con la quale è stato istituito il Giorno del ricordo, una solennità civile nazionale che, come recita testualmente l’articolo 1, “ha il fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. Un riconoscimento doveroso, dopo decenni di dimenticanze ed indifferenze se non talvolta di fastidio, che risarcisce almeno mortalmente i tanti italiani che hanno perso la vita in quelle terre dopo l’8 settembre del 43, gettati nelle foibe, fucilati o fatti sparire, e gli oltre 350 mila che negli anni successivi alla guerra hanno dovuto abbandonare quelle terre, esuli anche in Italia, e che hanno dovuto ricostruire da zero le proprie esistenze. Donne, bambini, uomini le cui famiglie vivano in quelle terre da generazioni, e che sono stati discriminati, perseguitati e cacciati in quanto italiani. La loro tragedia per troppi anni è stata nascosta e ignorata in nome di letture ideologiche della nostra storia alle quali ha contribuito anche la contrapposizione tra i due blocchi del dopoguerra, fino alla caduta del Muro di Berlino, simbolo di questa divisione, nel 1989 Bisogna riconoscere il merito alle associazioni degli esuli per aver lavorato tenacemente per anni nel raccogliere la documentazione storica di quanto accaduto, nell’aver mantenuto vivo il ricordo di quelle vicende e di averle riportate oggi all’attenzione di tutto il nostro Paese."

Il futuro

" Oggi il nostro sguardo è rivolto al futuro, ma abbiamo il dovere di conoscere e ricordare quegli avvenimenti, non solo per un doveroso omaggio alle vittime, ma anche perché dobbiamo essere in grado di comprendere in tempo i segni dell’intolleranza e della barbarie, in modo che questi orrori non si ripetano più. Questo monito è drammaticamente attuale, in un mondo nel quale guerre e violenze sembrano rialzare la testa e che assiste attonito a violenze inumane che speravamo davvero di non vedere più Il dialogo, il confronto, la collaborazione e la conoscenza sono gli anticorpi al buio della ragione, e, ritornando a queste terre martoriate dalla seconda guerra mondiale, è davvero un bel segnale che Gorizia e Nova Goriza, siano assieme nel 2025 capitali europee della cultura. Abbiamo costruito e allargato un’Europa basata sui valori di giustizia, uguaglianza e libertà. Valori che oggi ancor più che in passato debbono fare da guida alle nostre scelte, devono essere promossi e sostenuti, perché mettono al centro la persona, con i suoi diritti e i suoi doveri. Ai familiari dei tanti esuli istriani, fiumani, dalmati, molti dei quali hanno scelto la nostra città e il nostro Veneto per riprendere il filo spezzato della loro vita, voglio dire che siete e sarete sempre e profondamente parte della nostra comunità. Grazie per aver partecipato a questa cerimonia sottolineando con la vostra presenza, l’importanza di questa giornata".

Calendario eventi collegati

dal 4 al 25 febbraio - Cortile pensile di Palazzo Moroni "Mostra sull’Esodo" a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Padova. Aperta tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 19:00. Ingresso libero. Sabato 10 febbraio, ore 9:00 - Auditorium del Centro Culturale Altinate San Gaetano “Identità e confini nell’Alto Adriatico", incontro con Mila Orlic a cura del Casrec - Centro di Ateneo per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea dell'Università di Padova, in collaborazione con Progetto Giovani del Comune di Padova. Domenica 11 febbraio, ore 11:30 - Chiesa di San Nicolò, piazzetta San Nicolò Santa Messa in memoria delle Vittime delle Foibe e dell’Esodo. Venerdì 23 febbraio, dalle ore 16:30 alle 18:00 - Sala Paladin di Palazzo Moroni “Foibe, esodo, memoria. Il lungo dramma dell’italianità nelle terre dell’Adriatico orientale”. Presentazione del libro di Giovanni Stelli, Marino Micich, PierLuigi Guiducci, Emiliano Loria a cura di Marino Micich. Martedì 5 marzo, dalle ore 16:30 alle 18:00 - Sala Paladin di Palazzo Moroni “Il cinema ed il confine orientale”, conferenza a cura di Alessandro Cuk. Martedì 12 marzo, dalle ore 9:30 alle 12:00 - Sala Paladin di Palazzo Moroni “Una vita appesa a un filo” - Il Giorno del Ricordo e la storia di Erminia. A cura di Rossana Mondoni. Inoltre, per gli studenti delle scuole superiori, viene organizzato a marzo, dall'Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, il Viaggio del Ricordo - per approfondimenti.  
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