Assegnati nel corso della giornata conclusiva del Digital Artifex Festival i premi ai cortometraggi in gara al primo DAFF - Digital Artifex Film Festival
Sono stati assegnati domenica 17 marzo 2024, nel corso della giornata conclusiva del Digital Artifex Festival di Padova , i premi ai cortometraggi in gara al primo DAFF - Digital Artifex Film Festival (DAFF), un progetto che ha voluto celebrare l'apparente distanza tra artigianato e innovazione digitale tramite il linguaggio del cinema.DAFF, realizzato grazie al contributo di Confartigianato Imprese Veneto, si è declinato sia in ambito locale che internazionale, con il proposito di dare voce alle nuove generazioni e alla loro visione del mondo.Ai registi under 35 che hanno partecipato alla selezione ufficiale internazionale è stato chiesto di raccontare con le proprie opere le diverse prospettivein cui gli esseri umani riescono a risolvere i loro problemi, anche per mezzo della capacità di immaginare e creare soluzioni che sfruttino l’ingegno e le abilità manuali.Gli oltre 3000 corti provenienti da 115 Paesi ricevuti alla chiusura dell’apposito bando di selezione hanno restituito riflessioni su tematiche strategiche per il futuro come la digitalizzazione, la tutela dell’ambiente e i cambiamenti del mondo del lavoro.
I corti vincitori
La giuria del concorso, presieduta da Denis Brotto, Docente di Cinema e Cultura Visuale all’Università degli Studi di Padova, e composta da altri esperti del settore come Mariaromana Casiraghi (Executive producer Sky), Paolo Bernardelli (autore, regista, executive producer Sky-Netflix) e il team di Padova Stories, ha deciso di assegnare il Primo Premio DAFF 2024 a “The Hands of Cruquiuseiland” della regista olandese Anna Dabrowska, riconoscendo “l’estremo interesse dell’esperienza creativa descritta nel corto. Si tratta, infatti, del racconto di una realtà unica nel suo genere, un ex polo manifatturiero sito nel centro della città di Amsterdam, che è stato interamente riconvertito e restituito alla cittadinanza. Quella che una volta era una fabbrica oggi è un hub creativo che offre spazi a disposizione agli artigiani locali e percorsi formativi dedicati a chi vuole mettersi alla prova con arte e artigianato.”
Secondo classificato
All’interno della short list degli otto corti finalisti, il secondo classificato del concorso è “Bottles” del regista marocchinoYassine EL Idrissi, un’opera che racconta la storia di Detto, un ragazzo di 13 anni che vive nella vecchia Medina di Rabat. D'estate fa un secondo lavoro: raccoglie bottiglie di birra vuote e le vende a un negozio. Con i soldi vuole comprare del cibo per un cane che nasconde. Quando il suo amico più caro gli dice che è proibito farlo, Detto si trova di fronte ad una scelta per lui molto difficile. La giuria ha trovato questo cortometraggio “molto delicato nel mostrare come sia possibile dare un nuovo corso alla vita solo con le proprie mani e la propria buona volontà, un’ottima metafora del tema del festival.”
Terzo classificato
Sul terzo gradino del podio c’è, infine, l’opera del regista indonesiano Kurniawan Idrus “The Atlantis Mussels – Rachmat”. Il cortometraggio racconta la storia di una comunità sulla costa di Giakarta, che sperimenta l'impatto diretto del cambiamento climatico globale e in particolar modo dell’innalzamento del livello dell’acqua, fattori che mettono a repentaglio l’area in cui vive. Nel tentativo di affrontare questa crisi, la comunità trova una soluzione unica utilizzando gusci di cozze verdi per sollevare il terreno ed evitare che il disastro travolga le sue case. La giuria ha apprezzato “lo sforzo del regista di sensibilizzare gli spettatori sul tema del cambiamento climatico, raccontando al contempo l’ingegno di una comunità che con pochi mezzi a disposizione cerca di contrastare l’ineluttabile innalzamento delle acque.”
I corti degli studenti
Durante il Festival sono stati proiettati anche cinque cortometraggi realizzati dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore Giovanni Valle di Padova.Si tratta di opere concepite nel quadro della declinazione locale di DAFFIl workshop di cinema “Digital Artifex” che ha impegnato i ragazzi da ottobre 2023 a febbraio 2024 per un totale di 70 ore di lezione. Supportati dal professor Michele Banzato, dal responsabile del percorso PCTO Boris Sartori e dal team dell’associazione culturale Vivaio Blu e Padova Stories, allievi e allieve di biennio e triennio hanno appreso le basi di scrittura, regia, montaggio, post-produzione e hanno avuto l’opportunità di vivere l’esperienza di un vero set, allestito per l’occasione in diverse location, tra cui l’impianto idrico AcegasApsAmga “Giardini della Rotonda” a Padova, la sede aziendale di Nalesso a Rubano (PD), l’Autofficina e il City Store di Superauto a Padova.
Menzione speciale
Ad aggiudicarsi una menzione speciale nell’ambito di questo progetto è stato “Amnesia”, il corto del regista Marco Missaglia ambientato all’impianto Impianto Idrico “Giardini della Rotonda” di AcegasApsAmga che ha per protagonista una ragazza segregata in un’enorme torre. Ogni giorno la giovane si sveglia ignara della sua situazione e ogni sera viene stordita da una misteriosa melodia che le fa perdere la memoria. Una volta scoperto il meccanismo che la tiene rinchiusa, la ragazza si ingegna per fuggire dalla sua prigionia.La giuria ha riconosciuto “il grande impegno profuso dal gruppo di lavoro in tutte le fasi di realizzazione del loro soggetto. Dall’ideazione allo sviluppo, passando per scrittura, produzione, montaggio e post-produzione, i ragazzi e le ragazze hanno dimostrato grande capacità creativa, spirito di collaborazione e innata attitudine al problem solving, superando con entusiasmo ed estro i piccoli imprevisti che tutti i registi incontrano sul set”. “Amnesia” è disponibile per la visione al link
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