Il punto dell'Ulss 6 sulla situazione Covid in provincia di Padova, entrata in fase 3. Aggiornamento sull'attacco hacker
L'Azienda Ulss n. 6 Euganea ha aggiornato la cittadinanza con i dati riguardanti la diffusione dei contagi Covid. La recente crescita epidemica messa in rapporto con la disponibilità di posti letto nelle strutture ospedaliere ha spinto Padova nella fase 3, una situazione che richiederà delle misure eccezionali per contrastare il virus. Solo negli ultimi due giorni ci sono stati 1540 positivi. Nell'ultima settimana (fino al 7 dicembre) si registra un'incidenza di 373.2 casi positivi su 100.000 abitanti. I più colpiti sono i ragazzi tra i 5 e 15 anni e gli adulti tra i 40 e i 60 anni. L'incidenza sembra si stia appiattendo, una nota ottimista specie tenendo conto che un anno a i positivi erano quasi 1000 su 100.000 abitanti. L'ospedale di Schiavonia, seguendo le indicazioni della direzione generale della Regione, è stato riadattato a Covid ospital. Significa che da ieri tutti i ricoveri urgenti non Covid in area medica e chirurgica sono stati sospesi. Resteranno comunque il punto nascita, la pediatria, la dialisi, la psichiatria e l'oncologia medica, servizi ritenuti essenziali per i cittadini. Nei giorni di 6 e 7 dicembre sono avvenute rispettivamente 9349 e 9107 vaccinazioni. Tra queste le prime dosi sono state 830 e 804. Su una popolazione complessiva di 927111 persone il 78,3% è coperto dalla I dose, registrando così un aumento dell'1% rispetto alle ultime due settimane. Il 15,4% della popolazione ha invece ricevuto le dosi booster. L'Ulss 6 riporta anche l'alta disponibilità dei pediatri a vaccinare i più giovani, oltre il 90%. Ogni giorno vengono processati circa 2000 tamponi molecolari, grazie anche all'aiuto dell'Azienda Ospedaliera di Padova, dell'Azienda di Verona e di altre aziende private. Volendo fare un confronto tra l'attuale situazione nelle case riposo e quella di un anno fa si possono riscontrare centinaia di positivi e morti in meno. Il 99% dei residenti ha ricevuto le prime due dosi, l'80% ha già ricevuto la terza. Si registrano solo 5 casi su 5 strutture di positivi asintomatici tra i residenti che sono stati opportunamente isolati per tempo, lasciando le strutture prive di infezioni. Ci sono 21 ricoverati in terapia intensiva per Covid: 5 di loro sono vaccinati. Nell'area non critica di malattie infettive invece i pazienti vaccinati sono 32 su 77. Ma l'alto numero di vaccinati ricoverati non deve spaventare. Dal momento che rappresentano l'80% della popolazione è normale che, prendendo le cifre assolute e non relative, appaiano così numerose. Si tratta dell'ormai noto Paradosso di Simpson che sta tanto facendo parlare di sé, una particolarità statistica che potrebbe ingannare a un controllo più superficiale. In realtà l'Ulss 6 sottolinea che il rischio di ricovero è 4 volte superiore per non vaccinati. Affianca l'accesa campagna vaccinale l'attivazione di ulteriori posti liberi negli slot in tutte le sedi. Fino al 28 febbraio di registrano 9700 posti nel distretto 4, 5100 nel distretto 5, 52000 a Padova centro e 6700 a Piove. Aggiornamenti anche sull'attacco hacker che ha colpito l'Ulls 6 venerdì notte alle 3 di notte. Si tratta di un ransomware che è stato intercettato in circa un'ora e mezza dai tecnici informatici dell'azienda. Il sistema è stato subito isolato e sono stati contattati subito gli enti specialisti in cybersecurity. Si è deciso quindi di formare un'unità di crisi che si riunisce quotidianamente per delineare le linee di intervento e una task force che si occupi della sicurezza informatica dell'Ulls 6. Questo attacco non ha comunque influito le attività di vaccinazione, che sono proseguite come da programma.
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