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Piove di Sacco, Recaldin: “Non si vive di sole opere pubbliche”

Piove di Sacco. Il capogruppo della Lega apprezza il bilancio consuntivo, “importante con milioni di risorse”, ma sottolinea la delusione per il ridimensionamento della scuola primaria a Corte

“I conti del Comune di Piove di Sacco? Tornano, nessuno può negare che si tratta di un bilancio importante con milioni di risorse, anche col contributo fondamentale delle sanzioni stradali. Ma un paese come Piove di Sacco, capoluogo dell’area comprensoriale della Saccisica, dovrebbe guardare anche oltre le opere pubbliche, importanti ma non sufficienti per la leadership di un territorio. E la classe prima che salta a Corte è un segnale negativo per il futuro delle frazioni”. Sono queste le parole del capogruppo della Lega di Piove di Sacco, Andrea Recaldin, dopo l’ultimo consiglio comunale svoltosi a Palazzo Jappelli e nel corso del quale si è parlato di bilancio consuntivo. Recaldin va all’attacco e fa un’analisi dettagliata di quello che, secondo lui, non va dal punto di vista dell’azione del Comune. “Nel corso degli ultimi anni - spiega - l’amministrazione Comunale ha potuto godere di numerosi benefici economici e finanziari: non solo le multe, che ogni anno portano nei conti del Comune di Piove qualcosa come 3 milioni di euro circa, ma anche il cambio delle regole europee sul Patto di Stabilità ha permesso a questa Giunta di approfittare di livelli di spesa prima bloccati. Segno che anche l’Europa si è accorda dell’errore del periodo precedente, soprattutto dal 2008 al 2012, quando i vincoli burocratici strozzavano persino il pagamento delle più elementari fatture: meglio tardi che mai. Da parte nostra, come tutti sanno, abbiamo sempre votato e voteremo sempre a favore delle opere pubbliche, anche quando arrivano con veri colpi di fortuna come i 5 milioni del Pnrr: prima esclusi dalla graduatoria nazionale, sono tornati poi in pista grazie all’intervento del Governo centrale. Una favorevole coincidenza verso la quale, certo, non si può voltare le spalle. A questa soddisfazione, però, si accompagna anche la delusione e la tristezza per le notizie che giungono da Corte, frazione tra l’altro di cui sono originario. Dove, purtroppo, la classe prima delle elementari non ha raggiunto il numero minimo di alunni, rischiando così di scomparire”. Recaldin sottolinea la gravità della questione. “Questa notizia – rimarca il consigliere di opposizione - dimostra come un paese non vive solo di opere pubbliche. La eclissi delle scuole elementari da una frazione è un dramma dalle conseguenze, nel tempo, devastanti, perché è il primo passo, il più pesante, per compromettere il futuro di una frazione”. “Ci saremmo aspettati - conclude Recaldin - almeno una menzione in Consiglio comunale, ma niente: avanti con le opere pubbliche, al centro e fuori. Per chi resterà, s’intende”. Insomma per l’opposizione l’azione della giunta che guida il Comune di Piove  di Sacco è ancora da rivedere. Alessandro Abbadir
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