Il presidente di Federterme, Massimo Caputi, lancia un appello alle forze politiche per trovare soluzioni contro il caro energia
“Con le bollette moltiplicate per sei non si regge, non regge nessuno. Stiamo facendo delle unità di crisi per sapere che fare". Così il presidente di Federterme, Massimo Caputi, lancia un appello alle forze politiche per trovare soluzioni contro il caro energia. Una situazione già oggi insostenibile per le aziende destagionalizzate, come terme, montagna e città d'arte. E che lo diventerà ancora di più inel corso dell'autunno. "Se prendiamo a riferimento i prezzi dell'energia elettrica del 2019 e li confrontiamo con quelli di oggi, settembre 2022, possiamo vedere - spiega Caputi - che sono aumentati per 6, rispetto al gas che è aumentato per 8. E sono numeri che pesano come macigni sul sistema termale. Quindi serve un intervento immediato del governo, questa non è roba da campagna elettorale, non possiamo aspettare che si formi un nuovo governo a novembre o dicembre. Altrimenti vedremo migliaia e migliaia di imprese fallire", sottolinea allarmato il presidente dell’unica organizzazione italiana rappresentativa delle aziende termali del nostro Paese, che vi aderiscono per la quasi totalità. E Caputi ricorda il ruolo sanitario centrale svolto dalle strutture turistiche collegate al sistema termale. "Le terme - continua Caputi - esplicano un servizio pubblico essenziale di assistenza per terapie e riabilitazione, con tre milioni di clienti e quindi chiudere le terme sanitarie è come chiudere gli ospedali, non è possibile. Ci sono persone per le quali la loro qualità della vita dipende dal sistema termale. E quindi devono andare avanti", aggiunge. E Federterme ha la sua proposta per intervenire subito. "Una soluzione immediata contro il caro bollette, che eviterebbe chiusure di aziende e casse integrazioni, e potrebbe essere compatibile con i conti dello Stato, è quello di concedere - spiega Caputi - il credito d'imposta relativo alla differenza di prezzo dell'energia tra il 2019 e il 2022". Federico Franchin
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