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Turismo sociale: Terme Euganee sempre più accessibili e inclusive

Dopo le spiagge e la montagna, si guarda alle Terme Euganee con il decalogo inclusivo presentato da Federterme e l’Ulss 6 Euganea

Dieci punti per rendere la destinazione turistica terme e colli sempre più accessibile a tutti e sempre più inclusiva. Il turismo sociale è uno dei fiori all’occhiello del lungo percorso di inclusione che è ai vertici dell’“Agenda Sociale” del Veneto. Un cammino che si è sviluppato su due filoni: permettere a persone che si trovano in una condizione di disabilità di vivere esperienze di vacanze in sicurezza e consentire a chi lo desideri di trovare nel settore turistico una opportunità di impiego in un ambiente protetto e seguito. Come già accaduto in passato per le spiagge e la montagna, la Regione Veneto porta il turismo inclusivo anche alle terme euganee e lo fa con la stretta collaborazione dell’Ulss 6 Euganea. Come sottolineato all’Hotel Mioni Royal San di Montegrotto dal vicepresidente nazionale di Federterme, Marco Maggia in occasione della presentazione del progetto si tratta di “un progetto che ha un valore etico ed economico”. “Il disabile è un cliente che valuta attentamente dove va e la qualità dei servizi e quindi essere al top vuol dire poter primeggiare in un settore davvero importante”. “Questo progetto richiama nel nome e nello spirito quello che già da alcuni anni il Veneto sta sviluppando con successo lungo le spiagge del litorale con azioni per favorire l’accessibilità di queste aree turistiche, integrate anche da servizi sociosanitari ed evoluto con l’implementazione di attività ricreative e sportive”, ha sottolineato l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin. “Un progetto che si è arricchito di esperienze di autonomia sociale, abitativa e anche lavorativa”. Arriva quindi alle terme un decalogo sul turismo inclusivo: salus per aquam spa, accessibilità, abilitazione e riabilitazione, inclusione, amplificazione, partecipazione, formazione, lavoro, relazione, sviluppo. Paolo Fortuna, direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, ha rimarcato: “L’inclusione va intesa non solo sul posto di lavoro, ma anche nel tempo libero”. “Solo così – ha detto - si possono portare avanti nuove esperienze di vita”. Elisa Venturini, consigliera regionale di Forza Italia: “Con questo progetto si mettono insieme l’accoglienza del territorio e il sociale”, ha osservato la capogruppo forzista. “Tutto ciò consente alla destinazione turistica di sviluppare attrazione e servizi sociali che possono elevare il territorio”. Resy Bettin, presidente dell’Ogd Terme Colli, e il sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello hanno sottolineto come il progetto debba essere esteso a tutto il territorio termale e collinare. “La nostra diventa sempre più una destinazione inclusiva, della salute preventiva, del benessere”, ha detto il primo cittadino sampietrino. “Le nostre città vanno intese in questo senso, anche dal punto di vista urbanistico”. Federico Franchin
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