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A Piove di Sacco un progetto pilota dedicato agli adolescenti: con “Connections on the road” al centro i giovani e le loro fragilità

Progetto Connections on the Road

Un protocollo d’intesa ha formalizzato la connessione tra il Comune, la cooperativa sociale Germoglio e la Carel spa. Due i piani d’azione: l’intervento sul campo; la creazione di un tavolo tecnico

Un progetto pilota dedicato all’educazione degli adolescenti. Uno sforzo coordinato, che vede coinvolte non solo le istituzioni, ma anche realtà profit e sociali. Si chiama “Connections on the road” ed è il risultato del protocollo d’intesa che ha formalizzato la connessione tra il Comune di Piove di Sacco, la cooperativa sociale Germoglio e la Carel spa, multinazionale che affonda le radici proprio nel Piovese. Tutti alleati per affrontare un tema di grandissima rilevanza strategica e sociale per lo sviluppo della comunità locale: l’educazione dei giovani e dei ragazzi in situazione di fragilità e rischio. Il progetto si caratterizza per due elementi fortemente innovativi. Il primo riguarda l’intervento sul campo, supportato da una rilevazione dati ed un monitoraggio costante. Il secondo prevedela creazione di un tavolo tecnico formato da partner istituzionali,operatori economici e sociali, con una visione comune di sviluppo di comunità. “È un percorso estremamente positivo e concreto – esordisce il sindaco Davide Gianella - che si inserisce all’interno di unavisione di sviluppo di comunità che, come amministrazione, abbiamo sul territorio e che prevede azioni concrete proprio per e con i giovani. Un grazie particolare a Carel per l’estrema sensibilità e il suo sentirsi parte della comunità in una visione di futuro”. La pandemia ha acuito le problematiche relative all’emergenza educativa che già esistevano ma che si sono moltiplicate, coinvolgendo soprattutto lafascia dai 13 ai 18 anni. “Abbiamo sentito la necessità di trovare nuovi modi di intervento - aggiunge Paola Ranzato, assessore al Sociale - come risposta concreta ad un’emergenza che si sta rivelando sempre più pressante. La sinergia che si è creata è significativa della volontà di essere efficaci sperimentando modelli nuovi, che possano rivelarsi strutturati e replicabili”. Il progetto, della durata iniziale di tre anni, utilizza lo strumento dell’educativa di strada come modalità di intervento e studio, con gli educatori che incontrano gli adolescenti direttamente nei loro luoghi di aggregazione. La raccolta empirica dei dati diventa poi un valore aggiunto in grado di fornire evidenze per sviluppare delle progettualità future mirate sulla base dei bisogni e delle problematiche effettivamente emerse. “Mettiamo in campo tutte le nostre competenze tecniche eprofessionali - spiega Marta Martin,presidente della storica cooperativa con sede ad Arzergrande - per un’educazione che non può lavorare in emergenza, ma seguendo un processo attivo con visioni e prospettive di lungo periodo”. “Siamo orgogliosi di sostenere anche finanziariamente questo progetto - conclude Carlotta Rossi Luciani, consigliera esecutiva di Carel - che supporta con entusiasmo lo sviluppo sociale di un territorio di cui facciamo parte”. Alessandro Cesarato
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