I soci fondatori per la creazione della comunità energetica rinnovabile sono il Comune, l’Auser e la parrocchia
Una comunità energetica rinnovabile ad uso pubblico e a beneficio delle famiglie in difficoltà a pagare le bollette: è quanto ha avviato l’amministrazione di Montegrotto Terme approvando in Consiglio Comunale la delibera che dà il via alla costituzione di una CER (Comunità energetica da fonti rinnovabili ) a trazione pubblica: socio fondatore il Comune stesso, a cui si sono aggiunti dopo aver risposto ad un avviso pubblico rivolto ad enti non a scopo di lucro, l’Auser e la parrocchia di Montegrotto Terme. La comunità energetica, la prima in questo territorio a trazione pubblica, potrà produrre, immagazzinare, consumare, scambiare e condividere l'energia elettrica e termica prodotta dagli impianti a fonte rinnovabile che verranno realizzati, auto-consumando in situ l'energia generata e accumulata, con notevoli risparmi in termini di costi per la fornitura dell’energia e per le altre voci di spesa di norma presenti in bolletta. Spiega l’assessore Luca Fanton che ha seguito la realizzazione del progetto: "Le comunità energetiche hanno un doppio obiettivo, la sostenibilità e il risparmio. I cittadini che formano una comunità energetica e installano i pannelli fotovoltaici in un luogo concordato possono avere l’energia prodotta dalla loro comunità a un prezzo inferiore a quello di mercato. In questo processo che stanno avviando in molti, il Comune di Montegrotto ha voluto avere un ruolo trainante, di soggetto fondatore assieme ad altri soggetti senza scopo di lucro che hanno partecipato ad un avviso pubblico formulato dal Comune. L'obiettivo è utilizzare l'energia prodotta prioritariamente per gli edifici comunali e di fare in modo che l'energia prodotta in eccesso possa essere venduta a prezzi calmierati rispetto al mercato dell’energia, proponendo cittadini a basso reddito che già oggi sono aiutati a pagare le bollette dai Servizi sociali di diventare soci della comunità energetica o anche solo consumatori di quanto verrà prodotto". "I Servizi sociali del Comune - aggiunge il sindaco Riccardo Mortandello - ci segnalano che ci sono un numero significativo di famiglie che chiedono assistenza a causa di bollette energetiche molto alte. A queste destiniamo circa 30 mila euro l’anno. La costituzione della Comunità energetica vuole essere una risposta anche questo tipo di problema. E' giunto il momento di dare una risposta fattiva e strutturata che vada oltre all’erogazione di contributi economici una tantum proprio perché è plausibile pensare che la fluttuazione dei costi energetici da ora in avanti potrà essere sempre più sistematica. Per questo abbiamo scelto l’approccio, più complicato dal punto di vista legislativo, che vede l’ente pubblico come promotore e le organizzazioni no profit come soci fondatori, con l’aggregazione in un momento successiva di singoli cittadini: in modo da poter avere una CER a trazione pubblica che vada oltre le logiche del profitto dando risposte al problema della povertà energetica che sempre di più si farà sentire nei prossimi anni". Questo processo virtuoso per il Comune di Montegrotto Terme si è avvalso della consulenza gratuita del volontario civico Giorgio Bassan. L’amministrazione è accompagnata nel processo da AESS, Agenzia per l'energia e lo sviluppo sostenibile, ente no profit di Modena che lo ha sostenuto per la documentazione amministrativa e legale. E’ inoltre in continuo contatto con l’ente statale GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e con l’ENEA (Energia nucleare e energie alternative) per gli sviluppi successivi della CER e delle rigenerazioni energetiche. La Comunità energetica di estensione comunale è potuta partire a Montegrotto Terme grazie a una modifica della normativa che fino a poco tempo fa prevedeva che le CER potessero essere fatte solo all’interno della stessa cabina elettrica di bassa tensione (quindi geograficamente limitata a poche strade tra loro limitrofe) ora invece può essere creata tra gli utenti della stessa cabina primaria che nel caso di Montegrotto Terme comprende tutto il Comune, un parte di Abano Terme e una parte di Selvazzano Dentro.
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