Trecento euro a persona, a copertura della metà dei costi, per chi sceglie la cremazione del familiare in seguito all’esumazione e all’estumulazione ordinaria delle salme. È l’atto di indirizzo votato dalla giunta comunale che punta così a incentivare la cremazione dei resti mortali non mineralizzati concorrendo al 50% della spesa a carico delle famiglie. Sono state avviate in questi giorni le operazioni di esumazione per una cinquantina di salme sepolte a terra al cimitero comunale. I resti mortali potranno essere raccolti e tumulati in un loculo (o altro manufatto) già in concessione alla famiglia o avviati all’ossario comune. Esiste tuttavia un’elevata possibilità di trovare resti non completamente mineralizzati (soprattutto per le salme tumulate in loculo) per le quali è previsto un ulteriore periodo di interramento per un tempo non inferiore ai cinque anni. Gli spazi a disposizione del Comune per queste nuove sepolture, però, sono solo 63 e il costo per la cremazione dei resti, sentita la ditta che eseguirà le operazioni, è di 600 euro. Prezzi non accessibili a tutti. Per queste ragioni l’amministrazione comunale ha deciso di agevolare le operazioni di cremazione accollandosi metà della spesa. Le ceneri potranno poi essere tumulate in loculo ossario (con versamento della quota di concessione); inumate in una fossa dove già è stato sepolto un familiare; consegnate ai parenti in un’urna cineraria per la conservazione o la dispersione delle ceneri oppure inserite nel cinerario comune. “Abbiamo valutato i pro e i contro dell’intervento, anche a livello economico, e abbiamo ritenuto valido sostenere metà della spesa per agevolare le famiglie in questo momento di difficoltà, anche perché i costi a carico dei parenti (tolta la quota a carico dell’ente) restano comunque importanti” ha spiegato il vicesindaco Cristina Licata. Per ora ad accedere ai contributi saranno solo i familiari interessati a questa operazione di esumazione ma l’amministrazione non ha escluso la possibilità di prevedere analoghi contributi anche per i prossimi interventi. Martina Maniero
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