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“In viaggio senza confini”: dieci targhe nei luoghi d’interesse di Arzergrande

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"Il progetto nasce dall’esigenza di raccontare e trasmettere il valore delle eccellenze di Arzergrande"

Si è concluso con l'installazione di dieci targhe nei principali luoghi di interesse storico e artistico del paese “In viaggio senza confini”, progetto elaborato dal Comune e finanziato dalla Fondazione Cariparo. “Quasi per caso abbiamo partecipato con il nostro progetto - spiega l'assessore alla Cultura Ranzato Teresina - al bando della Fondazione dello scorso anno. Con sorpresa e soddisfazione abbiamo appreso che il progetto rientrava tra quelli che avevano ottenuto l'approvazione della commissione valutatrice e ci siamosubito attivati con i nostri uffici per dare il via a questa iniziativa. Il progetto nasce dall’esigenza di raccontare e trasmettere il valore delle eccellenze di Arzergrande, migliorandone la fruizione attraverso audioguide create in diverse lingue, con un'azione di valorizzazione culturale e turistica attraverso la realizzazione di apposite app, a disposizione di cittadini e turisti,che possano raccontare scorci nuovi e ritratti inediti del nostro territorio, con un linguaggio friendly, storytelling emozionale, voce narrante reale, guide esperte e sempre aggiornate”. I pannelli posizionati hanno un Qr-code che consente di attivare un’app sugli smartphone. Da qui è possibile ascoltare, in italiano ed inglese, lastoria ed i particolari dei singoli luoghi, utile per i turisti dipassaggio, i cicloamatori ma anche i residenti del luogo. Un progetto semplice ma efficace. “Le targhe sono state posizionate - continua la Ranzato - in corrispondenza della scuola media, del municipio, del monumento al Lagunare, vicino i cippi del monumento ai caduti, le chiese, il Casone Azzurro ed i percorsi naturalisti e palazzi storici. Colgo l'occasione per ringraziare  Rosso Federico,  Luisa Polo eAntonio Maritan per la redazione dei testi e la Fondazione Cariparo per avere creduto nella nostra idea e avere contribuito al finanziamento, che in un periodo di bilanci comunali "risicati", risulta ancor di più opera meritoria”.
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