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Cronaca

Avvocato Caruso presenta denuncia dopo ricezione di proiettili: escalation di minacce a Padova

Il legale di Filippo Turetta già vittima di intimidazioni, ora minacciato con una busta contenente tre proiettili

Omicidio Caruso: Valentina Boscaro ai domiciliari con braccialetto elettronico

Immagine di repertorio

L’avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, ha formalizzato stamani in questura una denuncia scritta, dopo quella fatta a voce il giorno precedente, in seguito alla ricezione di una busta contenente tre proiettili di pistola. I fatti sono accaduti ieri alle 14.30, quando Caruso ha trovato il pacco misterioso recapitato al suo studio, insieme ad altra posta.

Secondo quanto appreso, il professionista si è mostrato visibilmente scosso e preoccupato per l’escalation delle minacce che lo riguardano. Gli investigatori, tuttavia, lo hanno rassicurato, sottolineando che da ieri è stata attivata una sorveglianza speciale che coinvolge tutte le forze dell’ordine. La vigilanza è focalizzata su tre aree sensibili: la sua abitazione, lo studio legale e l’istituto dell'Università di Padova, dove Caruso è professore ordinario di diritto penale. Questa misura di protezione è stata suggerita dal questore Marco Odorisio e approvata dal prefetto Giuseppe Forlenza, con il supporto del comitato tecnico per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Il legale era già stato oggetto di minacce lo scorso anno, subito dopo aver accettato il mandato di difensore di Turetta, quando aveva ricevuto una lettera che esprimeva minacce alla sua vita. In quel caso, Caruso non aveva formalizzato la denuncia e non aveva considerato altre minacce ricevute tramite social media. Tuttavia, la situazione attuale è considerata più grave: la busta contenente i tre proiettili, avvolti in un foglio di carta bianca e senza alcuna scritta, ha suscitato una maggiore allerta. L'assenza di un messaggio esplicito e la presenza di munizioni potrebbero suggerire che i responsabili abbiano accesso a armi da fuoco.

Per questo motivo, la polizia scientifica, la Digos e la squadra mobile sono già al lavoro per analizzare il materiale trovato e cercare eventuali tracce, anche biologiche, che possano aiutare a rintracciare i colpevoli. Parallelamente, le forze dell'ordine stanno cercando di ricostruire il percorso della lettera, per risalire alla sua origine e al luogo in cui è stata imbucata.

Questa nuova minaccia ha fatto aumentare il livello di attenzione da parte della polizia, soprattutto in relazione a precedenti episodi di vandalismo, come le scritte apparse sul palazzo di fronte alla questura il 24 ottobre scorso, che sembrano essere legate a un'area politica specifica. Sebbene al momento non ci sia alcuna connessione tra i due eventi, la polizia sta valutando tutte le ipotesi.

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