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13.02.2025 - 15:49
Foto di repertorio
Il Centro antidiscriminazioni LGBT+ intitolato a Mariasilvia Spolato è stato creato con l'obiettivo di consolidare l'esperienza delle associazioni e di offrire protezione, aiuto e sostegno concreti alle persone LGBT+ che subiscono discriminazioni, maltrattamenti, violenze e abusi. L'iniziativa, promossa dal Comune di Padova tramite l'Ufficio politiche delle pari opportunità, politiche di genere e diritti civili, è stata resa possibile grazie ai finanziamenti dell'Unar - Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali. Alla sua realizzazione collaborano le associazioni Arcigay Tralaltro Padova Aps, Sat Pink Aps, e Boramosa Aps. Il Centro offre una gamma di servizi destinati a persone LGBT+, tra cui supporto socio-legale per migranti, consulenze individuali per l'orientamento, assistenza nella ricerca di alloggi, consulenze legali, oltre a supporto psicoclinico e psicoterapeutico. Esso fornisce inoltre consulenze riguardanti la salute, la prevenzione e il benessere sessuale.
Mariasilvia Spolato, originaria di Padova, è ricordata come la prima donna a dichiararsi pubblicamente lesbica in Italia. Conseguita la laurea con il massimo dei voti in scienze matematiche, ha lavorato come docente di scuola secondaria e autrice di manuali per studenti. Nel 1971, fu tra i fondatori del Fronte di Liberazione Omosessuale – FLO, movimento che successivamente confluì nel Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano – FUORI. La sua carriera professionale subì un improvviso arresto quando venne licenziata a seguito del suo coming out pubblico durante la manifestazione femminista dell'8 marzo 1972 a Roma. Esempio di coraggio e militanza, Spolato è scomparsa nel 2018 all'età di 83 anni a Bolzano. Gli anni successivi alla sua rivelazione pubblica furono per lei difficili; non riuscì a reintegrarsi professionalmente e visse per molto tempo senza una dimora stabile.
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