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Zootecnica
15.04.2025 - 17:23
Foto di gruppo
In occasione dell’apertura della 42ª edizione della “Festa dei Fiori”, si è tenuto un importante convegno dedicato al futuro dell’agricoltura e dell’allevamento bovino da latte. L’evento, organizzato dall’assessore all’agricoltura Federico Marconato, ha richiamato cittadini, amministratori e allevatori, offrendo un momento di confronto tecnico e culturale sul ruolo strategico dell’agricoltura nella transizione ecologica.
Il consigliere regionale Giulio Centenaro, presente all’incontro, ha colto l’occasione per difendere con forza l’agricoltura tradizionale, criticando quelle che ha definito “eco-follie” europee.
“Abbiamo perso di vista il vero obiettivo di produrre cibo sano, legato alla nostra cultura e alla nostra terra. La zootecnia veneta concilia tradizione, economia e ambiente”. Dichiara Centenaro.
Tra gli interventi più apprezzati, sicuramente è stato quello del professor Giulio Cozzi dell’Università di Padova, che ha presentato un’analisi approfondita sul benessere animale come chiave per rendere l’allevamento più sostenibile.
Cozzi ha sottolineato come l’eliminazione degli erbivori dai nostri ecosistemi, priverebbe l’ambiente di importanti benefici, come il sequestro di carbonio, la gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità.
"Garantire il benessere animale non è solo un dovere etico, ma una strategia concreta per aumentare l’efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti", ha affermato il dottor Alessandro Lotto, presidente di Nutristar Spa, commentando l’importanza dell’applicazione delle 5 libertà fondamentali: accesso continuo a cibo e acqua di qualità, ambienti adeguati e puliti, prevenzione sanitaria, spazi per comportamenti naturali e assenza di stress.
Non è la prima volta che l’azienda Reggina, specializzata in nutrizione dei ruminanti, collabora con l’amministrazione comunale, guidata da Moreno Giacomazzi. In passato, infatti, ha già contribuito all’installazione di alcuni defibrillatori a Santa Giustina in Colle e nella frazione di Fratte.
L’allevamento bovino è al centro di una transizione ambientale decisiva. Lo hanno ribadito Paolo Paparella e Alessandro Calliman dell’Associazione Veneta Allevatori, illustrando le azioni strategiche necessarie per ridurre le emissioni in zootecnia. La sfida è duplice fra garantire la sostenibilità ambientale e difendere la redditività aziendale. Negli ultimi anni, infatti, si è registrata una riduzione del numero di allevamenti, ma anche un aumento della dimensione media delle stalle e della produzione di latte per capo.
A chiudere la serata è stato il direttore di Ava- Cps, Claudio Marangoni, che ha ricordato il ruolo dell’associazione e della cooperativa nel sostenere gli allevatori attraverso formazione, consulenze e iniziative concrete, come quella offerta dal convegno.
A seguire, grazie al contributo dello sponsor Ava- Cps, la Pro Loco – rappresentata dalla presidente Silvia De Santi, che durante la serata ha anche presentato il programma completo della 42ª edizione - Festa dei Fiori – ha organizzato un momento conviviale per tutti i presenti con prodotti tipici offerti da due eccellenze del territorio. Lattebusche e Caseificio San Rocco, che hanno messo a disposizione le loro specialità casearie per valorizzare il legame tra agricoltura, qualità e territorio.
"Il convegno si è rivelato un momento prezioso di confronto e approfondimento, fondamentale per sostenere il modello agricolo e zootecnico che, pur nel rispetto delle sfide ambientali, non deve rinunciare all’identità territoriale né alla qualità del cibo prodotto". Ha concluso il primo cittadino Moreno Giacomazzi al termine della serata.
Endrius Salvalaggio
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