La provvisoria mancata nomina del nuovo consigliere (e probabilmente futuro presidente) del cda della casa di riposo “Umberto I” diventa motivo di dibattito tra le forze politiche cittadine.
Il posto è vacante ormai da due mesi, dopo le dimissioni improvvise di Antonietta Ranzato. Le minoranze consigliari, che ancora gongolano per avere trovato il cavillo giuridico che ha portato la maggioranza ad annullare la nomina dell’ex capogruppo di Forza Italia Giorgio Zampieri, ora chiedono lumi sulle intenzioni della Giunta. “Dopo la maldestra nomina di Zampieri - sottolineano senza un po’ di ironia Andrea Recaldin ed Enrico Zennaro, capigruppo della Lega e della civica Recaldin Sindaco - arruolato nel corso dell’ultima campagna elettorale da Gianella, il Craup è ancora orfano del presidente. Come opposizione abbiamo chiesto al segretario comunale, responsabile della trasparenza, quali fossero le azioni del caso da intraprendere per responsabilizzare i vari attori e tutelare gli interessi dell’ente”. Per superare l’apparente impasse le minoranze fanno altri nomi. “In un’ottica di controllo ma anche di collaborazione e di costruzione di opportunità - aggiungono - chiediamo al sindaco di valutare un nominativo. Dopo quello, evidentemente tramontato dell’ex primario Fornasiero, circola il nome di Bruno Coccato, persona conosciuta e competente, impegnata nel sociale e inserita nel tessuto del territorio. Riteniamo essere questo un nome che potrebbe rilanciare l’attività del Craup e permettere di voltare pagina dopo questo maldestro e infelice episodio, figlio evidente di accordi pregressi conclusisi in modo inglorioso”. “Rassereno tutti - risponde alla provocazione il sindaco Davide Gianella - la nomina sarà espressa dalla maggioranza nei tempi previsti, visto che il nome della minoranza leghista è già stato fatto a suo tempo. Usare la nostra Ipab per ottenere un po’ di visibilità, lo trovo disgustoso e indegno. Come previsto dal regolamento votato all’unanimità dal consiglio comunale, la nomina sarà eseguita entro il termine previsto del 20 gennaio. Evidentemente questa minoranza si è resa conto di non avere fatto fino in fondo il bene della propria comunità. Mi sarei aspettato una presa di posizione su altri temi più importanti, come contro il raddoppio dell’Ires deciso da questo Governo e che metterà in crisi proprio enti come le nostre case di riposo”. Alessandro Cesarato
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