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Capitello di Sant’Antonio Abate

Taglio del nastro per il capitello restaurato a Fossalta

"Il restauro del capitello di Sant'Antonio Abate: un delicato scrigno d'arte e spiritualità restituito alla comunità"

Festa inaugurazione capitello

Festa inaugurazione capitello

È stato inaugurato sabato 14 giugno il restaurato capitello di Sant’Antonio Abate a Fossalta, alla presenza di don Paolo Barbisan, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi di Treviso, del parroco don Rolando Nigris, del sindaco Antonella Zoggia, dell’architetto Gherardo degli Azzoni Avogadro Malvasia, che ha curato il progetto di restauro, degli assessori comunali e di cittadini. Una cerimonia attesa che ha segnato ufficialmente la restituzione alla comunità di un bene prezioso, intriso di storia e spiritualità.

I lavori ora conclusi, hanno riguardato non solo il restauro degli affreschi interni ma anche la sistemazione del terreno circostante che è stato riorganizzato, abbellito con piante e fiori che incorniciano delicatamente l’edificio sacro, creando un piccolo spazio di raccoglimento, bellezza e silenzio. Il capitello, con le sue origini cinquecentesche, si presenta oggi come un piccolo scrigno d’arte e memoria collettiva.

Gli affreschi riportati alla luce sono di grande valore. Al centro, la figura di Sant’Antonio Abate; ai lati, San Rocco e San Giacomo; sopra l’altare, una crocifissione e una Madonna con bambino che regge un melograno, antichissimo simbolo di fertilità. L’intervento ha messo in risalto anche la mensa in pietra della Secca e una cornice di girali d’acanto, testimonianza dell’originaria struttura, più bassa rispetto a quella attuale.

Particolarmente suggestiva una scena cortese con un cavaliere che si avvicina a una fanciulla affiancata da una figura con aureola, richiamando, forse, alla leggenda di San Giorgio. Non mancano dettagli simbolici, come una mano che regge un chiodo e uno stemma con una pianta d’olivo. Ogni elemento ha contribuito a riaccendere l’interesse per una piccola architettura rurale che racconta secoli di fede, arte e cultura.

"Questa inaugurazione – commenta il sindaco Antonella Zoggia – rappresenta il coronamento di un progetto che unisce competenze tecniche, sensibilità artistica e profondo legame con il territorio. È la dimostrazione concreta di come pubblico, chiesa e cittadini possano collaborare per custodire e valorizzare ciò che ci è stato consegnato dalla storia".

Il restauro, richiesto e sostenuto dall’amministrazione comunale con un contributo di circa 60.000 euro, che ha coperto buona parte della spesa, ha coinvolto esperti del settore e maestranze locali capaci di interpretare e rispettare l’anima del luogo. 

Endrius Salvalaggio

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