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Campodarsego unito contro lo spreco alimentare: al via il progetto "Fino all’ultima briciola"

Cibo invenduto, piattaforme digitali e solidarietà al centro di una rete virtuosa locale

Cibo recuperato, zero sprechiNasce una rete solidale e smart

Ridurre lo spreco alimentare, valorizzare le eccedenze, costruire reti virtuose tra imprese, associazioni e cittadini. Con questi obiettivi Campodarsego aderisce al progetto “Fino all’ultima briciola”, promosso da ETRA S.p.A. Società Benefit e dal Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, pensato per dare una risposta concreta a uno dei problemi più sottovalutati del nostro tempo: il cibo che finisce nei rifiuti. L’iniziativa mira a mettere in rete aziende agroalimentari, grande distribuzione, piccoli commercianti ed enti del terzo settore per salvare il cibo invenduto ma ancora perfettamente consumabile. Il progetto si basa sull’uso di due piattaforme digitali: Regusto, rivolta alle grandi realtà produttive e distributive, che consente donazioni tracciabili attraverso la blockchain; e Too Good To Go, già diffusa tra negozi e consumatori, pensata per le attività locali che desiderano offrire prodotti in eccedenza a prezzi calmierati. L’adesione del Comune di Campodarsego non arriva per caso. Il territorio è da anni sensibile alle tematiche ambientali e sociali legate al recupero alimentare. In collaborazione con ETRA, il Comune ha già promosso nelle scuole progetti educativi come “+ cibo – spreco” e “Dalla terra alla tavola”, che mirano a sensibilizzare bambini e ragazzi sulla necessità di evitare lo spreco e di rispettare il valore del cibo. “Fino all’ultima briciola” punta a trasformare questa sensibilità in azione concreta, coinvolgendo direttamente imprese e associazioni locali. Per chi partecipa, i benefici sono tangibili: meno costi di smaltimento, maggiore visibilità pubblica, e soprattutto un impatto sociale positivo. Gli enti del terzo settore, infatti, potranno accedere con più facilità a prodotti alimentari da destinare a chi ne ha bisogno.

Elena Scapin

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